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flac. e.v. 15 mg 10 ml |
€ 1510,57
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La verteporfina è un aminoacido derivato della porfirina, utilizzato nell'ambito della terapia fotodinamica, un trattamento innovativo della degenerazione maculare senile. La malattia, che colpisce gli anziani, nella forma essudativa è caratterizzata dalla formazione di nuovi complessi vascolari sotto la retina.
Il trasudamento di liquidi e sangue da questi complessi può comportare una progressiva e grave compromissione della vista.
La terapia fotodinamica prevede la somministrazione e.v. della verteporfina, un pigmento sensibile alla luce che viene captato dall'endotelio vascolare dei nuovi vasi.
In seguito, sulla lesione neovascolare viene applicata una luce rossa non termica generata da un laser che attiva il pigmento ad emettere dei radicali liberi tossici; questi distruggono le cellule endoteliali vascolari dei vasi neoformati senza danneggiare la retina sovrastante. Se iniziato precocemente, il trattamento, ripetuto nel tempo (3-4 volte nel corso nel primo anno, 2-3 nel secondo anno), è in grado di ritardare la perdita della vista in una minoranza di pazienti, almeno sul medio termine (2 anni).
Non è chiaro, però, se gli effetti valutati negli studi clinici si traducono in vantaggi reali sotto il profilo del miglioramento della qualità di vita del paziente o delle sue attività quotidiane. Inoltre, non si sa quali pazienti possano beneficiare maggiormente del trattamento né quando sia necessario ripetere il trattamento stesso. Gli effetti indesiderati sembrano limitati, ma alcuni pazienti presentano disturbi transitori della visione. Il trattamento, da effettuarsi solo in centri altamente specializzati, è molto costoso (25-35 milioni in 2 anni).
Bibliografia
1. La verteporfina è utile nella degenerazione maculare? Drug and Therapeutics Bulletin 2001; 10:31-2.
Data di redazione 12/2001