Più della metà dei pazienti con ipertrofia prostatica benigna lamenta sintomi a carico del tratto urinario inferiore che possono manifestarsi come disturbi irritativi legati al riempimento vescicale (pollachiuria, nicturia, urgenza minzionale) e come disturbi ostruttivi (flusso debole o intermittente, svuotamento incompleto).
I pazienti con sintomi lievi vengono in genere mantenuti sotto controllo (sorveglianza attiva); quando i sintomi diventano più gravi e incidono negativamente sulla qualità di vita si inizia un trattamento farmacologico. Gli inibitori dei recettori alfa-adrenergici sono i farmaci di prima scelta. Bloccando i recettori alfa1A localizzati nel collo vescicale e nella prostata, determinano un rilassamento del tono della muscolatura liscia e riduzione della resistenza al flusso urinario con conseguente miglioramento dei disturbi urinari. Nei soggetti con prostata molto ingrossata, si utilizzano anche gli inibitori della 5-alfa-reduttasi (finasteride e dutasteride) che, riducendo le dimensioni della prostata, contribuiscono al controllo dei sintomi.
Tra gli inibitori dei recettori alfa, tamsulosina e silodosina possiedono una maggiore selettività sui sottotipi recettoriali alfa1A rispetto ai composti più "vecchi" alfuzosina, terazosina e doxazosina. La selettività per i recettori alfa1A (massima per silodosina) si tradurrebbe in una maggiore sicurezza cardiovascolare. Recettori alfa (si tratta degli alfa1B) sono infatti presenti anche sulla muscolatura liscia vascolare; l'antagonismo su questi sottotipi recettoriali può portare a vasodilatazione col rischio di ipotensione posturale e sincope, eventi potenzialmente pericolosi in un anziano. A tutt'oggi non sappiamo però se questa selettività corrisponda ad un reale vantaggio clinico: non vi sono infatti prove che l'uno o l'altro alfa-bloccante causi meno problemi di ipotensione. Questo vale soprattutto per la silodosina che, a fronte di una sostanziale equivalenza terapeutica con gli altri composti, risulta complessivamente peggio tollerata. In uno studio multicentrico europeo di confronto "testa a testa", l'incidenza degli effetti indesiderati è stata simile a quella della tamsulosina, fatta eccezione per la eiaculazione retrograda o assente risultata molto più frequente con silodosina (14% dei pazienti contro 2% con tamsulosina) 1 . La minore o assente emissione di sperma al momento dell'orgasmo (dovuta alle minori contrazioni ritmiche dei muscoli bulbocavernosi e del pavimento pelvico), irrilevante per chi ha raggiunto la "pace dei sensi", può avere un impatto fortemente negativo sul grado di soddisfazione/piacere nei soggetti sessualmente attivi.
In tempi di "spending review", è bene infine sottolineare che la silodosina ha un costo più che doppio rispetto alla tamsulosina. Non migliore degli altri, molto più cara, ma con prescrizioni in aumento: potenza del marketing!
Bibliografia
1. Chapple CR et al. Silodosin therapy for lower urinary tract symptoms tional, randomized, double-blind, placebo- and active-controlled clinical in men with suspected benign prostatic hyperplasia: results of an Interna-trial performed in Europe. Eur Urol 2011; 59:342-52.
Le Note commentate sono elaborate da un gruppo interdisciplinare* all'interno del quale trovano larga rappresentanza medici di medicina generale e pediatri. Non si tratta di un aggiornamento dello stato delle conoscenze né il punto di vista della medicina generale su un argomento clinico-assistenziale d'attualità o dibattuto nella letteratura scientifica. L'originalità di queste Note risiede nel modo con cui un gruppo di MMG percepisce e affronta i problemi aperti che emergono dall'incrocio critico tra i dati di mercato, la promozione delle ditte produttrici e i risultati degli studi. Le motivazioni che di volta in volta sottendono la scelta del tema provengono da fattori contingenti locali o da iniziative/progetti specifici.
* Busani Corrado, Chiari Corrado, Davoli Daniela, Ferretti Alessandra, Ferretti Tiziano, Gandolfi Alberto, Gigliobianco Andrea, Marconi Bettina, Miselli Mauro, Navazio Alessandro, Pellati Morena, Riccò Daniela, Viaroli Mario