Negli ultimi anni si è registrato un aumento consistente del consumo di bevande energizzanti o energy drinks come vengono abitualmente chiamate. In Italia, tra le più note vanno ricordate RED BULL, BURN, TIGER SHOT, RED DEVIL, DRINKOFF. Si tratta di bevande disponibili in lattine, spesso addizionate di anidride carbonica, aventi la caratteristica comune di contenere elevate concentrazioni di caffeina (tra gli 80 e i 200 mg), talora associata ad altri stimolanti, come guaranà o ginseng. In alcune sono presenti altre sostanze (es. taurina, glucuronolattone) che vantano effetti tanto "impressionanti" (es. inotropi e neurotrofici, miglioramento della memoria o della capacità di concentrazione) quanto non documentati. Una lattina contiene mediamente l'equivalente di 9 zollette di zucchero, un apporto calorico non trascurabile per chi è in sovrappeso.
La caffeina e gli altri ingredienti, se valutati singolarmente e assunti in modica quantità, non risultano generalmente pericolosi, ma possono diventarlo laddove assunti in dosi elevate o mischiati ad alcool. Per la caffeina rimane sempre il problema della grande variabilità della risposta individuale che può tradursi in un eccessivo aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa nei soggetti più sensibili.
L'associazione dei cardiologi americani (American Heart Association) allerta sulla comparsa di questi eventi cardiovascolari in caso di assunzione di più di 2 lattine al giorno per una settimana. In Europa, alcuni paesi (Danimarca e Norvegia) non hanno concesso l'autorizzazione al commercio di tali bevande; in Francia sono state considerate medicinali, con possibili eventi avversi sul metabolismo e sulla pressione arteriosa e in Gran Bretagna ne viene sconsigliato l'uso alle donne in gravidanza, ai minori e alle persone a rischio cardiovascolare.
Gli energy drinks stanno diventando i protagonisti di un nuovo modo di consumare alcool tra i giovani che li abbinano in cocktail per mantenere gli effetti euforizzanti e disinibenti dell'alcool e per limitarne gli effetti sedativi e i sintomi sgradevoli (mal di testa, calo dell'attenzione, rallentamento dei riflessi). Il mix è micidiale perché può dare l'illusione di attenuare la sonnolenza indotta dall'alcool, ma la sua concentrazione ematica non diminuisce. Questo altera la capacità di percepire il proprio stato di ebbrezza e la riduzione dei sintomi sgradevoli dell'alcol porta ad aumentarne l'assunzione in un pericoloso circolo vizioso.
Dopo il boom in discoteche e locali notturni, gli energy drinks stanno pian piano sostituendo la classica tazzina di caffè al bar per combattere la fatica. Un ultimo, e non meno importante, aspetto che richiede l'attenzione di MMG e pediatri riguarda l'utilizzo nella fascia adolescenziale in cui queste bevande vengono spesso proposte per aumentare le prestazioni sportive, sottovalutandone i rischi potenziali.
Data di Redazione 08/2012
Le Note commentate sono elaborate da un gruppo interdisciplinare* all'interno del quale trovano larga rappresentanza medici di medicina generale e pediatri. Non si tratta di un aggiornamento dello stato delle conoscenze né il punto di vista della medicina generale su un argomento clinico-assistenziale d'attualità o dibattuto nella letteratura scientifica. L'originalità di queste Note risiede nel modo con cui un gruppo di MMG percepisce e affronta i problemi aperti che emergono dall'incrocio critico tra i dati di mercato, la promozione delle ditte produttrici e i risultati degli studi. Le motivazioni che di volta in volta sottendono la scelta del tema provengono da fattori contingenti locali o da iniziative/progetti specifici.
* Busani Corrado, Chiari Corrado, Davoli Daniela, Ferretti Alessandra, Ferretti Tiziano, Gandolfi Alberto, Gigliobianco Andrea, Marconi Bettina, Miselli Mauro, Navazio Alessandro, Pellati Morena, Riccò Daniela, Viaroli Mario