Tra i contributi di questo numero di IsF, uno richiede particolare ed obbligatoria lettura, (includendo i rimandi al materiale per il quale non c’era spazio nella versione stampata) (pag.52): si tratta infatti di una storia esemplarmente normale: metodologicamente, e nella logica della epidemiologia analitica e qualitativa-narrativa la si potrebbe qualificare come un evento sentinella: qualcosa da ricordare bene, nell’articolazione dei fatti e dei protagonisti, perché l’apparente eccezionalità può di fatto ingannare, ed impone perciò (come suggerisce il titolo di questo editoriale) di ricordare che anche la tranquilla rassicurazione dei “proverbi” (e di tutti i sinonimi culturali-istituzionali che stanno dietro questo termine, invitando ad essere spettatori soddisfatti delle ripetizioni) può essere fuorviante.
Le note che seguono vorrebbero facilitare quest’esercizio di riconoscimento del ruolo delle rondini in rapporto alle primavere, che sembra particolarmente necessario, o almeno opportuno, nei tempi che si vivono, specificamente nel rapporto tra informazione/i e realtà.
1. Il “fatto” Avastin/Lucentis ha bucato le barriere dei mass-media per la cosa più irrilevante: la multa “esemplare” (record! La più alta!) da parte di una “authority”, di cui prima ancora che il rigore si scopre l’esistenza, ed una funzione normativa sconnessa proprio con i tempi ed i valori del suo oggetto di interesse, il mercato.
2. Proprio perché ha “bucato” la cronaca, è divenuto un fatto di cronaca: che ha la durata di attenzione che si presta a tutti i delitti che non rimandano a ignoti e particolari torbidi. Qui c’è la “chiarezza”, garantita da un giudizio che combina trasparenza e concorrenza (un vero “sogno”, questa coerenza con le parole-logo dei tempi che si vivono!), e da un finale che evoca i gloriosi film dove i “buoni” hanno, alla fine, la meglio. E si torna nella vita più fiduciosi: con la benedizione di un surreale comunicato della Commissione Europea diretto da chi era direttore dell’AIFA al tempo (fine 2008) dei “fatti” sostanziali-originali (la mini-cronologia della Tabella può essere utile), al suo successore all’AIFA che è stato promotore e spettatore pagante dei “fatti di cronaca” (ora tempestivamente migrato in Europa, come responsabile esperto continentale di “sicurezza”).
3. La giustizia amministrativo-economica, testimone tardiva del “conflitto d’interessi”, sostituisce con una multa-primato il rimborso allo Stato di costi che sono (a spanne: così come sono stati presentati) almeno il triplo. Niente di strano: la nostra “authority” è coerente con quella degli USA che commina multe che ogni volta battono un nuovo record (dell’ordine però dei miliardi di dollari), che le ditte pagano senza batter ciglio, perché, con grande ritardo, ri-toccano solo frazioni dei guadagni. “La rondine fa proprio primavera”. Lo dice bene la lettera inviata ai parlamentari da una delle parti in causa, quella multata: ”in fondo ci va bene: ricordatevi però che toccare gli eccessi devianti dei guadagni, è possibile se non si pretende di porre domande sui meccanismi”. La rondine-farmaco fa primavera rimandando - tranquillamente - alle politiche governative (e non solo): va bene pensare a tutti i tagli agli stipendi “alti” (curioso understatement) purché non si evochi il proverbio originale: che rimanderebbe, chi sa, a primavere che suonano come minacciose e abnormi, anche se raccomandate da premi Nobel notoriamente estremisti come Stieglitz, Sen, Krugman: l’intervento sull’evasione del fisco per decine e decine di miliardi, o addirittura all’”ideologia” di ancor più audaci, pur essendo normali, tasse patrimoniali.
4. La rondine di pag.52 fa tuttavia primavera, al di là di tutto lo svolazzare amministrativo e contabile, per una ragione più di fondo e che è centrale, qui come nella sanità in generale, al suo interno, e nel suo ruolo di indicatore della società: c’è stato-c’è un grande silenzio epidemiologico, una invisibilità “tranquilla” di decine di migliaia di pazienti non trattati adeguatamente: il “sospetto” degli oculisti è prontamente sconfessato come generatore di allarme e sconcerto, se non addirittura di “dubbi” sulle autorità competenti, e le loro responsabilità. Persone-pazienti-cittadini- che sono stati vittime di questo evento sentinella devono vivere-guardare-subire, come normale-fattuale, l’assenza delle loro storie dal quadro generale. Come nell’affannarsi dei politici, dei giudici, dei media intorno a Stamina. O al silenzio -epidemiologico, organizzativo, culturale- che continua a condannare alla non-primavera tanta parte di coloro che ricevono farmaci-senza-giustificazione-valutazione, invece di essere obiettivo di ricerca per cure che potrebbero avere l’efficacia almeno della dignità dell’attenzione.
5. La rondine che tradisce il suo ruolo nell’antico proverbio può annunciare anche primavere meno tristi e rassegnate di quelle raccontate sopra? Una risposta non finta né illusoria può essere cercata solo avendo come riferimento l’ipotesi culturale complessiva che si cerca di adottare lungo le pagine e le rubriche di IsF: provando a combinare a) attenzione alle domande “aperte”, per quanto apparentemente minoritarie, purchè reali, che toccano direttamente i destini di pazienti (v. ad es. in questo numero pag.40), e b) disincanto lucido (pag.45). Qualsiasi “evidenza” non esime dal dovere dell’intelligenza: cioè del guardare dentro e dietro le cose, per verificare i contesti e le culture che stanno intorno alle risposte. Non per fare i ficcanaso, o i cultori di gialli-noirs (più o meno giudiziari, più o meno nazionali o internazionali). Semplicemente per non perdere il gusto e la responsabilità della dialettica informata, e curiosa, permanente: che è garante più certa - e sempre necessaria- dell’autorevolezza di qualsiasi authority permanente.
È l’augurio che non ci si stanca di ripetere anche con questo “numero di primavera” di IsF.
Data di Redazione 4/2014
Alle radici di una “multa record”
23/05/2007 (G.U. 28/05/2007, n.122)* - Attraverso la registrazione nella 648/96, Avastin è autorizzato ad essere utilizzato “in label” in campo oculistico per via intravitreale.
31/05/2007 (G.U. 7/06/2007, n.130)* - Lucentis, registrato con procedura centralizzata EMA per, è classificato in fascia C per sfavorevole rapporto costo/beneficio. Avastin è confermato nella 648.
4/12/2008 (G.U. 18/12/2008, n. 295) - Lucentis è ri-classificato in fascia H per entrare in un registro AIFA di Monitoraggio.
20/06/2011 - 19/07/2012** - La richiesta Roche (!) di inserire effetti avversi gravi nella scheda tecnica di Avastin, che lo controindicherebbero rispetto a Lucentis, viene respinta dal CHMP/EMA, che de-classa ad “avvertenza” quanto richiesto da Roche, e conferma che “the benefit/risk profile of Avastin… for authorized intravitreal use…. remains favorable”.
18/10/2012 (G.U. 27/10/2012)***-AIFA esclude Avastin dalla 648, abolendo così autorizzazione e rimporsabilità.
*Direttore Martini: ** Direttore Rasi: ***Direttore Pani