In età pediatrica
Ad oggi i PPI utilizzabili nei bambini di eta superiore a 1 anno sono: - l'omeprazolo compresse gastroresistenti e capsule rigide a rilascio modificato, adatte ai bambini piu piccoli (possono essere aperte, sciogliendo i granuli in poca acqua o succo di frutta; i granuli non devono essere masticati o frantumati). Il diverso limite di età previsto dalle schede tecniche (alcune indicano l'uso sopra 1 anno di età, altre sopra i 2 anni) non sono vincolanti: in base a quanto specificato dalla Regione Emilia Romagna tutte le preparazioni a base di omeprazolo sono da ritenersi equivalenti. - l'esomeprazolo granulato da 10 mg (le altre formulazioni sono indicate nei bambini sopra i 12 anni). E' l'isomero levogiro dell'omeprazolo e ha un costo circa 3 volte superiore. Per entrambi e riportato un "uso a breve termine" cioè tra le 4 e le 8 settimane, mai oltre le 12 settimane; in questa fascia di età non sono disponibili dati relativi ad un uso prolungato. Il lansoprazolo orodispersibile non è registrato in età pediatrica. Il suo impiego nei bambini è off-label, pertanto i singoli casi in cui si ritenga indispensabile possono essere presentati all'organo tecnico provinciale (NOP) preposto alla valutazione degli usi fuori indicazione.
Interazione PPI-clopidogrel
Alcuni studi successivi alla nostra ultima Nota che esprimeva perplessità hanno coerentemente rafforzato lo scetticismo sulla consistenza della interazione. Nel primo studio, non si e osservato un rischio superiore di morte CV, infarto o ictus, nei pazienti che assumevano un PPI (oltre 4.500) e clopidogrel (o prasugrel) rispetto a quelli in cui il PPI non era prescritto 1. Il secondo, danese, realizzato su oltre 54.000 pazienti dimessi dopo un infarto miocardico (e seguiti per 1 anno), non ha rilevato un aumento degli eventi cardiovascolari nei pazienti trattati con la doppia antiaggregazione (aspirina + clopidogrel) e un PPI 2. Nel terzo studio, metodologicamente più importante e convincente perchè randomizzato, controllato verso placebo (COGENT), condotto su 3.873 pazienti trattati con aspirina e clopidogrel, non è emersa alcuna differenza negli eventi cardiovascolari a 6 mesi tra il gruppo assegnato all'omeprazolo e quello assegnato al placebo 3. Il termine anticipato dello studio (era previsto l'arruolamento di 5.000 pazienti) ne ha ridotto la potenza statistica, ma non inficia i risultati che escludono l'esistenza di una interazione clinicamente significativa, almeno nell'arco dei 6 mesi. Una revisione sistematica attribuisce a sua volta ad una predisposizione genetica individuale (un deficit dell'enzima che trasforma il clopidogrel in farmaco attivo) la minore risposta al clopidogrel osservata in alcuni pazienti 4. Per chi non dovesse sentirsi sufficientemente tutelato dalla forza di queste evidenze esiste un modo sicuro di evitare l'improbabile interazione: somministrare il clopidogrel e il PPI a distanza di 12 ore l'uno dall'altro.
Cautela in alcune categorie di pazienti
Studi recenti confermano come l'uso prolungato (≥1anno) di PPI possa provocare (con un meccanismo ignoto) ipomagnesiemia, talora accompagnata da ipocalcemia (il magnesio è coinvolto nel metabolismo osseo e la sua carenza può causare ipoparatiroidismo con conseguenze sulla regolazione del calcio) e/o ipokaliemia (derivante da una aumentata eliminazione renale per attivazione dei canali del potassio) 5,6. La maggior parte dei casi segnalati di ipokaliemia e/o ipocalcemia ha richiesto il ricovero in ospedale: i pazienti presentavano gravi aritmie cardiache e manifestazioni neurologiche (es. convulsioni, perdita della coscienza). Nei pazienti in trattamento prolungato, specie se con fattori di rischio di allungamento del tratto QT, appare consigliabile un controllo periodico della magnesiemia e della kaliemia. L'altro dato che induce a considerare attentamente l'uso dei PPI, in particolare nei pazienti anziani, fragili, istituzionalizzati, riguarda il rischio di infezioni da Clostridium difficile 7,8. I PPI, insieme agli antibiotici, aumentano il rischio di colite da questo germe, infezione sempre più diffusa, spesso grave e ad elevata contagiosità.
1. O'Donoghue ML et al. Pharmacodynamic effect and clinical efficacy of clopidogrel and prasugrel with or without proton-pump inhibitor: an analysis of two randomised trials. Lancet 2009; 374:989-97.
2. Charlot M. et al. Proton-pump inhibitors are associated with increased cardiovascular risk independent of clopidogrel use: a nationwide cohort study. Ann Int Med 2010; 153:378-86.
3. Bhatt DL et al. COGENT investigators. Clopidogrel with or without omeprazole in coronary artery disease. N Engl J Med 2010; 363:1909-17.
4. Mega J et al. Reduced-function CYP2C19 genotype and risk of adverse clinical outcomes among patients treated with clopidogrel predominantly for PCI: a meta-analysis. JAMA 2010; 304:1821-30.
5. Hoorn EJ et al. A case series of proton-pump inhibitor-induced hypomagnesemia. Am J Kidney Dis 2010; 56:112-6.
6. Regolisti G et al. Severe hypomagnesemia during long-term treatment with a proton pump inhibitor. Am J Kidney Dis 2010; 56:168-74.
7.Linsky A et al. Proton pump inhibitors and risk for recurrent Clostridium difficile infection. Arch Intern Med 2010; 170:784-90.
8. Loo VG et al. Host and pathogen factors for Clostridium difficile infection and colonisation. N Engl J Med 2011;365:1693-703.
Data di Redazione 04/2012
Le Note commentate sono elaborate da un gruppo interdisciplinare* all'interno del quale trovano larga rappresentanza medici di medicina generale e pediatri. Non si tratta di un aggiornamento dello stato delle conoscenze né il punto di vista della medicina generale su un argomento clinico-assistenziale d'attualità o dibattuto nella letteratura scientifica. L'originalità di queste Note risiede nel modo con cui un gruppo di MMG percepisce e affronta i problemi aperti che emergono dall'incrocio critico tra i dati di mercato, la promozione delle ditte produttrici e i risultati degli studi. Le motivazioni che di volta in volta sottendono la scelta del tema provengono da fattori contingenti locali o da iniziative/progetti specifici.
* Busani Corrado, Chiari Corrado, Davoli Daniela, Ferretti Alessandra, Ferretti Tiziano, Gandolfi Alberto, Gigliobianco Andrea, Marconi Bettina, Miselli Mauro, Navazio Alessandro, Pellati Morena, Riccò Daniela, Viaroli Mario