Efficacia clinica
La registrazione della tossina botulinica A nel trattamento dell’incontinenza urinaria da iperattività neurogena del detrusore deriva da 2 studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, facenti parte del programma DIGNITY 1,2. I due studi sono stati condotti su 691 pazienti (età media 46 anni) affetti da incontinenza urinaria causata da iperattività neurogena del detrusore, secondaria a lesioni del midollo spinale (45% dei pazienti) o a sclerosi multipla (55% dei pazienti), oltre la metà dei quali già in trattamento con un anticolinergico. I pazienti, che nella maggior parte dei casi (52% e 83%) utilizzavano un autocateterismo intermittente, sono stati randomizzati a ricevere 200 o 300 unità di tossina botulinica A o placebo; la somministrazione è avvenuta tramite iniezioni singole in 30 siti del muscolo detrusore tramite cistoscopio 1,2. Era prevista una seconda somministrazione non prima di 12 settimane a patto che il paziente rientrasse nelle condizioni di ritrattamento previste dal protocollo dei due studi. Il principale criterio di valutazione di efficacia era rappresentato dal numero di episodi settimanali di incontinenza a distanza di 6 settimane dal trattamento. Al dosaggio registrato di 200 unità, la tossina botulinica ha ridotto significativamente gli episodi di incontinenza rispetto al placebo: da un valore basale medio di 32,4 e 31,5 episodi settimanali la variazione è stata di -21,0 e -21,8 rispetto a - 8,8 e -13,2 con placebo 1,2. La percentuale di pazienti senza episodi di incontinenza durante la 6a settimana è stata del 37% nel gruppo trattato con 200 unità di tossina botulinica e del 9% nel gruppo trattato con placebo 3. La durata mediana della risposta, in base alla richiesta di ritrattamento, è stata di 42-48 settimane con la tossina e 13-18 settimane con placebo. Sono stati osservati miglioramenti statisticamente significativi rispetto al placebo anche nei parametri urodinamici (aumento della capacità cistometrica massima, riduzioni sulla pressione di picco sul muscolo detrusore durante la prima contrazione involontaria) e nel punteggio della qualità di vita correlata alla salute e specifica per l’incontinenza (misure di esito secondarie).
Effetti indesiderati
Nei due studi, le reazioni avverse significativamente più frequenti con la tossina botulinica rispetto al placebo sono state le infezioni delle vie urinarie (50% vs 36%) e la ritenzione urinaria (18% vs 3%). I due eventi hanno avuto maggiori probabilità di presentarsi nei pazienti che non avevano ancora iniziato l’autocateterizzazione intermittente, in particolare nei pazienti con sclerosi multipla. Tra i pazienti non cateterizzati al momento dell’arruolamento, la cateterizzazione è stata iniziata nel 39% dopo il trattamento con la tossina botulinica rispetto al 17% con placebo. Sono stati segnalati casi di disriflessia autonomica del detrusore, ematuria e disuria associati alla esecuzione della cistoscopia 3. Con la ripetizione del dosaggio è stata osservata una riduzione dell’incidenza degli effetti indesiderati senza variazione nella tipologia. La tossina botulinica non sembra influenzare negativamente il tasso annualizzato di riacutizzazioni della malattia nei pazienti con sclerosi multipla (numero riacutizzazioni per paziente/anno 0,23 vs 0,20 con placebo). La somministrazione della tossina mediante un cistoscopio in 30 siti nel muscolo detrusore con iniezioni singole da 1 ml (circa 6,7 unità) è una manovra invasiva e molto fastidiosa che richiede una profilassi antibiotica e l’instillazione vescicale di un anestetico diluito (con eventuale sedazione) o il ricorso all’anestesia generale 3.
Costo
Il costo di un trattamento con 200 unità di tossina botulinica, esclusi i costi extra (ospedalizzazione, anestesia generale, ecc.), è di 425 euro.
Bibliografia
1. Cruz F et al. Efficacy and safety of onabotulinumtoxinA in patients with urinary incontinence due to neurogenic detrusor overactivity: a randomised, double-blind, placebo-controlled trial. Eu Urol 2011; 60:742-50.
2. Ginsberg D. Phase 3 efficacy and tolerability study on onabotulinumtoxinA for urinary incontinence from neurogenic detrusor overactivity. J Urol 2012; 187:2131-9.
3. Botox. Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP).
Data di Redazione 08/2013
Nei pazienti con lesioni del midollo o sclerosi multipla nei quali i farmaci anticolinergici non riescono a controllare l’incontinenza urinaria da iperattività del detrusore, la tossina botulinica A rappresenta l’alternativa sinora mancante. È in grado di prevenire l’incontinenza in un terzo circa dei pazienti per alcuni mesi, ma è difficile da impiegare. La somministrazione, da effettuare con iniezioni multiple tramite cistoscopio nel muscolo detrusore, è fastidiosa e comporta dei rischi, ma in mani esperte risulta particolarmente vantaggiosa nei pazienti che utilizzano l’autocateterismo intermittente.