Efficacia clinica
L’approvazione della tossina botulinica A nel trattamento dell’emicrania cronica è avvenuta tramite procedimento di mutuo riconoscimento. Il farmaco ha ottenuto questa nuova indicazione nel Regno Unito sulla base di 2 studi randomizzati, controllati, in doppio cieco (PREEMP 1 e PREEMPT 2) 1,2. Gli studi, entrambi della durata di 6 mesi, hanno coinvolto un totale di 1.384 pazienti adulti con emicrania cronica, che durante il periodo di osservazione di 28 giorni avevano sofferto di cefalea per 15 o più giorni al mese (in media 20 giorni), con almeno 4 ore di cefalea continua. Due terzi dei pazienti assumeva abitualmente farmaci per il mal di testa in misura massiccia (“medication overuse”): semplici analgesici per periodi uguali o superiori a 15 giorni al mese o associazioni di diversi tipi di farmaci per almeno 10 giorni al mese. I pazienti in trattamento profilattico sono stati esclusi, ma il 70% circa in passato aveva già impiegato almeno un farmaco per la profilassi. La tossina botulinica (155-195 U) e il placebo sono stati somministrati per via intramuscolare in 31 siti specifici dei muscoli della testa e del collo con possibilità di utilizzare altre 8 iniezioni supplementari a discrezione degli sperimentatori. La somministrazione veniva ripetuta dopo 3 mesi. I risultati sono stati pubblicati sia sotto forma di singoli report 1,2 che di analisi aggregata 3.
La tossina botulinica non si è dimostrata più efficace del placebo nel ridurre il numero degli episodi di cefalea rispetto al basale (misura di esito primaria del PREEMPT 1): -5,2 episodi vs -5,3 (media al basale 13) 1. Soltanto nel secondo studio (dove era un end point secondario), la differenza ha raggiunto la significatività statistica, ma è stata comunque molto piccola: -5,3 episodi vs -4,6 2. Per quanto riguarda i giorni con cefalea (end point primario nello studio PREEMPT 2, secondario nel PREEMPT 1), la differenza rispetto al placebo è risultata significativa in entrambi gli studi: la riduzione è stata di 7,8 e 9 giorni con la tossina botulinica e 6,4 e 6,7 giorni con placebo 1,2. L’analisi aggregata dei dati indica una riduzione significativa degli episodi di cefalea di 5,2 vs 4,9 e dei giorni di cefalea di 8,4 vs 6,6 a favore della tossina 3. Non è, invece, emersa alcuna differenza tra i due bracci nel ricorso ai farmaci per il trattamento acuto della cefalea. Il protocollo dei due studi si presta, tuttavia, a svariate critiche. Dal punta di vista etico, è discutibile arruolare pazienti dichiarati “sovrautilzzatori” di analgesici senza prima aver tentato di ridurne la dipendenza. Sotto il profilo metodologico, cambiare la misura di esito primario a studio in corso (su richiesta della ditta produttrice, visti i risultati deludenti del precedente), com’è successo nel PREEMPT 2, non può dirsi propriamente corretto. Una revisione sistematica ha incluso 27 RCT realizzati nella profilassi della cefalea dell’adulto, in particolare dell’emicrania e della cefalea muscolo-tensiva 4. 5 RCT, compresi gli studi registrativi PREEMPT, condotti su un totale di 1.544 pazienti, ne hanno valutato l’efficacia verso placebo nell’emicrania cronica e 4 RCT hanno confrontato la tossina con un altro farmaco (amitriptilina e topiramato nell’emicrania cronica, prednisone e valproato nell’emicrania mista). L’esito primario era rappresentato dalla variazione del numero di episodi di cefalea mensili. In base ai risultati della revisione non vi sono differenze significative tra tossina e placebo nell’emicrania acuta, mentre nell’emicrania cronica la frequenza degli episodi di cefalea mensili è stata significativamente più bassa con la tossina che col placebo, ma la differenza in termini assoluti è modesta (-2,3 episodi) 4 .
Effetti indesiderati
Nei due studi PREEMPT, l’incidenza degli effetti indesiderati è stata del 29,4% con la tossina botulinica e del 12,7% col placebo 3. A sospendere il trattamento per la comparsa di eventi avversi è stato il 3,8% dei pazienti contro l’1,2% 3. La causa principale del drop out è stato il dolore al collo (6,7% vs 2,2%).Altri effetti indesiderati risultati più frequenti con la tossina sono stati la debolezza muscolare (5,5% vs 0,3%), la ptosi palpebrale (3,3% vs 0,3%), il dolore nella sede di inoculo (3,2% vs 2%), il peggioramento della cefalea (2,9% vs 1,6%), la mialgia (2,6% vs 0,3%), il dolore muscolo-scheletrico (2,2% vs 0,7%) e la paresi facciale (2,2% vs 0%) 4.Nell’estensione in aperto dei due studi registrativi, nella quale 897 pazienti su 1.236 (72,6%) hanno completato 14 mesi di trattamento, a tipologia immutata, l’incidenza degli effetti indesiderati si è ridotta al 20,3% 5. Poiché le regioni della testa e del collo sono riccamente vascolarizzate, nella somministrazione occorre prestare molta attenzione per evitare che la tossina possa raggiungere il circolo sistemico. Sono stati segnalati decessi correlati a disfagia e a polmonite (dovuti alla diffusione della tossina dal punto di somministrazione) in pazienti trattati con la tossina botulinica per altre indicazioni 6.
Costo
Il costo annuo di un trattamento con la tossina botulinica (ciclo di 31 iniezioni ogni 3 mesi) è di 1.700 euro.
Bibliografia1. Aurora SK et al. on behalf of PREEMPT 1 Chronic Migraine Study Group. OnabotulinumtoxinA for treatment of chronic migraine: results from the double-blind, randomized, placebo-controlled phase of the PREMPT I trial. Cephalalgia 2010; 30:793-803.
2. Diener HC et al. on behalf of PREEMPT 2 Chronic Migraine Study Group. OnabotulinumtoxinA for treatment of chronic migraine: results from the double-blind, randomized, placebo-controlled phase of the PREMPT 2 trial. Cephalalgia 2010; 30:804-14.
3. Dodick DW et al. OnabotulinumtoxinA for treatment of chronic migraine: pooled results from the doubleblind, randomized, placebo-controlled phase of the PREMPT clinical program. Headache 2010; 50:921-6.
4. Jackson JL et al. Botulin Toxin A for prophylactic treatment of migraine and tension headaches in adults. A meta-analysis. JAMA 2012; 307:1736-45.
5. Aurora SK et al. OnabotulinumtoxinA for treatment of chronic migraine: pooled analyses of the 56-week PREEMPT clinical program. Headache 2011; 51:1358-73.
6. Botox. Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP).
Data di Redazione 08/2013
In pazienti con emicrania cronica, la tossina botulinica A, somministrata in 31 siti dei muscoli della testa e del collo ogni 3 mesi, si è dimostrata marginalmente più efficace del placebo nel ridurre il numero di giorni con cefalea. Per le complesse modalità d’impiego e i rischi correlati, nonché per la tipologia di pazienti candidati al trattamento (non responder o intolleranti ai farmaci per la profilassi dell’emicrania), l’uso della tossina botulinica si prefigura come ultima opzione terapeutica da riservare a casi selezionati seguiti da centri ospedalieri con esperienza specifica.