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Proprietà farmacologiche
Il glicoprirronio è un broncodilatatore a lunga durata d’azione registrato con procedura centralizzata europea nel trattamento dei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) 1. Si tratta di un derivato ammonico quaternario che possiede effetti anticolinergici simili a quelli dell’atropina; legandosi selettivamente ai recettori muscarinici M3, blocca l’azione broncocostrittrice dell’acetilcolina sulle cellule muscolari lisce delle vie aeree. Ogni dose erogata (rilasciata dal boccaglio dell’inalatore) contiene 55 mcg di glicopirronio bromuro equivalenti a 44 mcg di glicopirronio. Somministrato per inalazione orale, glicopirronio agisce localmente nei polmoni e raggiunge la circolazione sistemica con livelli plasmatici di picco dopo 5-6 minuti 2. Ampiamente metabolizzato a livello ematico tramite idrossilazione e idrolisi diretta, viene eliminato principalmente con le urine (85%) e in piccola parte con la bile (5%). L’emivita media terminale è di 13-22 ore 2.
Efficacia clinica
Il dossier registrativo del glicopirronio, somministrato alla dose di 44 mcg una volta al giorno, si basa su due studi clinici randomizzati di fase III dal disegno simile: uno della durata di 6 mesi verso placebo (GLOW 1)4, l’altro (GLOW 2) [5] della durata di 12 mesi, controllato con placebo e farmaco attivo (tiotropio 18 mcg in aperto una volta al giorno). Entrambi gli studi hanno coinvolto pazienti con diagnosi di BPCO da moderata a grave (FEV1≥30% e < 80%), 822 il primo 4 e 1.066 il secondo 5. L’end point primario, analizzato col criterio dell’”intention to treat” (tutti i pazienti randomizzati), consisteva nella valutazione della funzionalità polmonare, misurata tramite il FEV1 alla 12a settimana. Nel GLOW 1, il glicopirronio ha prodotto un miglioramento del FEV1 di 108 ml rispetto al placebo; nel GLOW 2, le variazioni del FEV1 rispetto al placebo sono state di 97 ml col glicopirronio e 83 ml col tiotropio. Tutte le differenze rispetto al placebo sono risultate statisticamente significative, così come è avvenuto negli end points secondari: l’Indice di Dispnea Transitoria (TDI, con punteggio da -9 a +9) e gli effetti sulla qualità di vita correlata allo stato di salute misurata col St. George’s Respiratory Questionnaire (SGRQ, con punteggio da 0 a 100). Un miglioramento ≥ 1 punto nel punteggio TDI (considerato clinicamente significativo) è stato osservato nel 61% e 55% dei pazienti trattati con glicopirronio (53% con tiotropio) e nel 48% e 44% trattati con placebo 4,5. La percentuale di pazienti che hanno risposto al SGRQ con un miglioramento ≥ 4 punti (considerato significativo dal punto di vista clinico) è stata del 57% e 55% nel gruppo glicopirronio, 59% nel gruppo tiotropio e 46% e 51% nel gruppo placebo 4,5. Un’analisi raggruppata dei due studi dimostra che il glicopirronio è in grado di ridurre in modo statisticamente significativo rispetto al placebo sia il tempo per la comparsa della prima riacutizzazione moderata o grave della BPCO sia la frequenza delle riacutizzazioni richiedenti il trattamento con corticosteroidi e/o antibiotici o l’ospedalizzazione (0,53 contro 0,77 riacutizzazioni/anno). Va detto, tuttavia, che l’effetto ha riguardato solo una minoranza di pazienti; nell’anno precedente l’inizio dei due studi, tre/quarti dei pazienti non aveva avuto esacerbazioni da moderate a gravi della malattia. Un terzo studio randomizzato, cross-over (GLOW 3), ha valutato la tolleranza all’esercizio fisico mediante cicloergometro (prova da sforzo) con un carico di lavoro submassimale (80%) in 108 pazienti con BPCO da moderata a grave 6. Dopo 3 settimane di trattamento, il glicopirronio (44 mcg in monosomministrazione al mattino) ha aumentato di 89 secondi (+21%) il tempo di resistenza all’esercizio fisico rispetto al placebo.
Effetti indesiderati
Nello studio GLOW 2 (l’unico che ha riportato l’incidenza), le reazioni avverse anticolinergiche più frequenti sono state la secchezza della bocca (3% col glicopirronio, 1,9% col placebo, 1,5% col tiotropio) e le infezioni urinarie (rispettivamente 2,7%, 3% e 6%) 5. La secchezza della bocca è stata segnalata soprattutto durante le prime 4 settimane di trattamento, ma nel 40% dei pazienti il sintomo è continuato: nella banca-dati raggruppata a 6 mesi, la frequenza è risultata del 2,4% con glicopirronio e dell’1,1% con placebo1.
Avvertenze
Poiché i pazienti con cardiopatia ischemica instabile, insufficienza ventricolare sinistra, storia di infarto miocardico, aritmie e sindrome del QT lungo sono stati esclusi dagli studi, la scheda tecnica raccomanda di usare il glicopirronio con cautela in questi pazienti 3.
Modalità d’impiego
Il glicopirronio è disponibile in confezione singola contenente 30 dosi ed un inalatore. Per utilizzare il dispositivo, il paziente deve togliere il cappuccio e sollevare, piegandolo di lato, il boccaglio che scopre l’alloggiamento dove va inserita la capsula (prelevata dal blister). Dopo la chiusura, deve premere contemporaneamente e rilasciare due pulsanti laterali l’uno verso l’altro. La foratura della capsula viene segnalata da un “click”. Inspirando profondamente con le labbra chiuse attorno al boccaglio, il paziente percepisce il raggiungimento polmonare del farmaco come aroma dolce.
Costo
Il costo annuo di trattamento con glicopirronio (44 mcg una volta al giorno) è di 587 euro, leggermente superiore a quello con aclidinio (400 mcg 2 volte al giorno) di 558 euro. Un analogo trattamento con tiotropio ha un costo di 618 euro indipendentemente dal fatto che si utilizzi l’inalatore predosato di soluzione (Spiriva Respimat 5 mcg, 2 erogazioni, una volta al giorno) o l’erogatore di polvere contenuto in capsule (Spiriva Handihaler, 18 mcg una volta al giorno).
Bibliografia
1. European Medicines Agency (EMA). European Public Assessment Report (EPAR) for glycopyrronium bromide (Seebri Breezhaler). Procedure No EMEA/H/C/002430. www.ema.europa.eu.
2. Sechaud R et al. Pharmacokinetics of multiple inhaled NVA37 doses in patients with chronic obstructive pulmonary disease (COPD). Int J Clin Pharmacol Ther 2012; 50:118-28.
3. Seebri Breezhaler. Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP).
4.D’Urzo A et al. Efficacy and safety of once-daily NVA237 in patients with moderate-to-severe COPD: The GLOW 1 trial. Resp Res 2011; 12:156.
5. Kerwin E et al. Efficacy and safety of NVA237 versus placebo and tiotropium in patients with moderateto-severe COPD over 52 weeks: The GLOW 2 study. Eur Resp J 2012 as doi: 10.1183/090311936.00040712.
6. Beeh KM et al. Once-daily NVA237 improves exercise tolerance from the first dose in patients with COPD: the GLOW 3 trial. Int J COPD 2012; 7:503-13.
Data di Redazione 08/2013
Il glicopirronio è un broncodilatatore anticolinergico a lunga durata d’azione. In due studi clinici, somministrato per via inalatoria una volta al giorno, si è dimostrato più efficace del placebo nel migliorare la funzionalità polmonare (FEV1) in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva moderata-grave. Sulla base dei dati disponibili non presenta vantaggi in termini di efficacia e tollerabilità rispetto a tiotropio e aclidinio. Il dispositivo di erogazione richiede che ad ogni somministrazione il paziente inserisca nell’inalatore una capsula e può essere più complicato da usare rispetto ai dispositivi predosati degli altri anticolinergici.