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Dosaggio
Inalazione di 322 mcg 2 volte al giorno.
L’aclidinio è un broncodilatatore anticolinergico approvato con procedura centralizzata europea nel trattamento dei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) 1. L’aclidinio antagonizza competitivamente i recettori muscarinici M3 che mediano la contrazione del muscolo liscio delle vie respiratorie, inducendo broncodilatazione. Viene commercializzato sottoforma di inalatore che eroga 60 dosi unitarie in polvere contenenti ciascuna 375 mcg di aclidinio bromuro, equivalenti a 322 mcg di aclidinio. Dopo l’inalazione della polvere, il farmaco manifesta la propria azione a livello polmonare dove viene assorbito, raggiungendo concentrazioni plasmatiche massime entro 15 minuti 2. Idrolizzato rapidamente ed estesamente a metaboliti inattivi, viene eliminato con l’urina (65%) e le feci (33%). L’emivita terminale è di 2-3 ore 2.
Efficacia clinica
Due studi clinici randomizzati, in doppio cieco (ACCORD e ATTAIN), della durata di 12 3 e 24 settimane 4 hanno confrontato l’aclidinio col placebo in pazienti (560 il primo, 819 il secondo) con BPCO moderata-grave (FEV1 medio al basale 1,33-1,51 l). In entrambi gli studi, l’aclidinio è stato impiegato alle dosi di 200 e 400 mcg 2 volte al giorno. Ai pazienti era consentito l’uso di salbutamolo al bisogno e la prosecuzione della terapia in corso (es. corticosteroidi inalatori e/o sistemici, teofillina). La misura di esito primaria era rappresentata dalle variazioni del FEV1 mattutino pre-dose dopo 3 e 6 mesi di trattamento. I risultati, in termini di valori medi di FEV1, riferiti alla dose registrata di 400 mcg per 2/die, indicano che aclidinio è in grado di produrre un miglioramento statisticamente significativo rispetto al placebo, rispettivamente di 124 ml e 128 ml 3,4. L’aclidinio si è dimostrato statisticamente superiore al placebo anche nelle misure di esito secondarie: i sintomi respiratori valutati con l’indice di dispnea transitoria [Transition Dyspnoea Index (TDI), una scala a punti da -9 a +9, dove i punteggi negativi indicano un peggioramento] e la qualità di vita valutata col Questionario respiratorio St. George [St. George Respiratory Questionnaire (SGRQ)] che include tre aree specifiche relative ai sintomi, all’attività e all’impatto psico-sociale della malattia, con uno score da 0 a 100 punti, col punteggio più basso a indicare un migliore stato di salute. La percentuale di pazienti che ha ottenuto una variazione del TDI di almeno 1 unità (considerata una differenza clinicamente importante) è stata 48% vs 33% con placebo nello studio ACCORD e 57% vs. 46% nello studio ATTAIN 4. Analoga differenza a favore di aclidinio è emersa nel miglioramento di almeno 4 unità (la soglia minima di significatività clinica) nell’SGRQ alla 24a settimana: 57% vs 41% 4. Nei singoli studi, la riduzione delle esacerbazioni moderate-gravi della BPCO (richiedenti l’impiego di antibiotici o corticosteroidi o l’ospedalizzazione) non è risultata statisticamente significativa tra aclidinio e placebo, ma nell’analisi aggregata dei dati la differenza ha raggiunto la significatività statistica con incidenza annua di 0,31 vs. 0,44. In un piccolo studio randomizzato, in doppio cieco, cross-over, condotto su 27 pazienti con BPCO moderata-grave, che prevedeva 3 periodi di trattamento della durata di 15 giorni ciascuno, il miglioramento della broncodilatazione con aclidinio (400 mcg due volte al giorno) è risultato sovrapponibile a quello ottenuto con tiotropio (18 mcg una volta al giorno) 5.
Effetti indesiderati
Nel corso degli studi clinici, gli eventi avversi più frequenti con aclidinio sono stati cefalea (6,6%) e rinofaringite (5,5%). Gli effetti indesiderati tipicamente anticolinergici (secchezza della bocca ritenzione urinaria e visione offuscata) hanno un’incidenza bassa, inferiore all’1% 2.
Avvertenze
La scheda tecnica raccomanda di usare aclidinio con cautela in pazienti con una storia di infarto miocardico negli ultimi 6 mesi, con angina instabile, aritmia di nuova diagnosi negli ultimi 3 mesi o ricovero nei 12 mesi per insufficienza cardiaca di classe NYHA III e IV 2. Pazienti con tali caratteristiche sono stati esclusi dagli studi e il meccanismo d’azione anticolinergico del farmaco potrebbe influire negativamente su queste condizioni 2.
Modalità d’impiegoL’inalatore Genuair è un dispositivo in materiale plastico bianco con un indicatore di dosi integrato e un tasto di erogazione di colore verde. Per utilizzare l’inalatore, il paziente deve rimuovere il cappuccio protettivo, premere e rilasciare il tasto verde e subito dopo inalare afferrando saldamente il boccaglio tra le labbra 2.
Costo
Il trattamento con aclidinio, al dosaggio di 400 mcg 2 volte al giorno, ha un costo annuo di 558 euro, il più basso tra gli altri anticolinergici disponibili che hanno un costo rispettivamente di 587 euro il glicopirronio (44 mcg una volta al giorno) e 618 euro il tiotropio (Spiriva Respimat 5 mcg, 2 erogazioni, una volta al giorno e Spiriva Handihaler, 18 mcg una volta al giorno).
Bibliografia1. European Medicines Agency (EMA). European Public Assessment Report (EPAR) for aclidinium bromide (Eklira Genuair). Procedure No EMEA/H/C/002211. www.ema.europa.eu.
2. Eklira Genuair. Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP).
3. Jones PW et al. Efficacy and safety of twice-daily aclidinium bromide in COPD patients: the ATTAIN study. Eur Respir J 2012; 40:830-6.
4. Kerwin EM et al. Efficacy and safety of a 12-week treatment with twice-daily aclidinium bromide in COPD patients (ACCORD COPD I). COPD 2012; 9:90-101
5. Fuhr R et al. Efficacy of aclidinium bromide 400 mcg twicw daily compared with placebo and tiotropium in patients with moderate to severe COPD. Chest 2012; 141:745-52.
Data di Redazione 08/2013
Aclidinio è un broncodilatatore anticolinergico. In due studi di fase III, si è dimostrato in grado di migliorare la funzione polmonare (valutata come FEV1) in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva di grado moderato-grave. Sulla base di confronti diretti e indiretti, si può considerare clinicamente sovrapponibile agli altri anticolinergici inalatori tiotropio e glicopirronio, rispetto ai quali richiede una doppia erogazione quotidiana (vs monosomministrazione) e presenta un costo più basso.