Indicazioni approvate: in medicina generale: nausea e vomito da medicamenti quali antiblastici, antibiotici, chemioterapici, digitalici, morfina e codeina, ecc.; vomito da stati acidosici ed iperazotemici; disturbi digestivi del periodo mestruale; iperemesi gravidica; gastroenterologia: dispepsia non ulcerosa su base funzionale; trattamento sintomatologico del reflusso gastroesofageo, del reflusso biliare duodeno-gastrico e della gastroparesi di varia origine (es. da neuropatia diabetica, etc.); chirurgia ed anestesiologia: nausea e vomito da anestetici o postoperatoria; radiologia: manifestazioni gastriche del mal da raggi e della cobalto-terapia; nella esplorazione radiologica funzionale dell'apparato digerente.
Proprietà farmacologiche
La metoclopramide è un farmaco antidopaminergico dotato di attività antiemetica e procinetica. Per via orale la metoclopramide viene assorbita in modo rapido e abbastanza completo. Il metabolismo di primo passaggio epatico cui va soggetta varia considerevolmente da paziente a paziente e si riflette nella grande variabilità interindividuale che si osserva nella biodisponibilità (dal 30 al 100% contro 74-96% della via intramuscolare) e nei livelli plasmatici di picco. L’impiego del farmaco per via endonasale tramite spray dosato non migliora i parametri farmacocinetici: sia la biodisponibilità che il tempo di picco plasmatico e la stessa comparsa dell’effetto antiemetico risultano infatti uguali a quelli dopo somministrazione orale (rispettivamente 1-2 ore e 30 minuti). L’emivita è di 4-6 ore e l’eliminazione prevalentemente renale.
Efficacia clinica Dispepsia
Nell’unico studio pubblicato, condotto in aperto su soli 30 (!) pazienti affetti da dispepsia funzionale, è emersa una sostanziale sovrapponibilità tra le compresse e lo spray nasale di metoclopramide, somministrati entrambi alla dose di 10 mg 2 volte al giorno, nel miglioramento dei sintomi (epigastralgia, eruttazioni, pirosi, senso di ripienezza e nausea).
Prevenzione nausea e vomito postoperatori
Uno studio in doppio-cieco effettuato su 109 pazienti sottoposti ad un intervento chirurgico in laparoscopia non ha rilevato differenze significative tra la metoclopramide (somministrata per via endonasale 15 minuti prima del termine dell’intervento) e il placebo nella prevenzione della nausea e del vomito post-operatori.
Prevenzione vomito indotto da antiblastici
Gli studi realizzati, 5 in totale, 3 dei quali non ancora pubblicati e 1 pubblicato solo sotto forma di abstract, hanno coinvolto complessivamente un numero molto ridotto di pazienti (6, 12 e 12 in tre dei cinque studi). Per lo più (3/5) si è trattato di studi dose-risposta e in tutti è mancato il confronto con la metoclopramide parenterale che avrebbe consentito di valutare l’efficacia e la tollerabilità relativa, nonché il grado di compliance dei pazienti, delle due forme di somministrazione. Non esistono studi di confronto con la metoclopramide orale, di scelta nella prevenzione del vomito ritardato indotto da cisplatino.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati legati alla somministrazione endonasale della metoclopramide si limitano ad una modesta iperemia e congestione della mucosa nasale. Gli altri disturbi sono quelli tipici già noti del farmaco, vale a dire sonnolenza, irrequietezza motoria, disturbi intestinale (in particolare diarrea) e depressione. In caso di uso prolungato e/o ad alte dosi possono manifestarsi effetti extrapiramidali (soprattutto nei soggetti con meno di 20 anni) di tipo distonico (spasmi facciali, trisma, crisi oculogire, torcicollo), iperprolattinemia (con tensione mammaria, galattorrea e disturbi mestruali) e discinesia tardiva e sintomi parkinsoniani (negli anziani).
Costo
Una dose di metoclopramide da 10 mg somministrata per via endonasale ha un costo di 0,18 euro contro gli 0,23 euro della compressa.
La metoclopramide, somministrata per via orale, presenta una grande variabilità interindividuale nella biodisponibilità e nei tempi di picco plasmatico, legati al metabolismo di primo passaggio epatico che subisce prima di entrare in circolo. La formulazione in spray nasale risulta poco e non adeguatamente documentata. Dai dati disponibili non sembra comportare un assorbimento più rapido e completo, e non sembra perciò in grado di eliminare i problemi di biodisponibilità orale (ridotta e imprevedibile) che vengono acuiti nel corso di un attacco acuto di emicrania o in corso di trattamento con oppiacei. Nella prevenzione del vomito postoperatorio l’unico studio ha avuto esito negativo, mentre nella prevenzione del vomito indotto da antiblastici, per la scarsità delle informazioni disponibili, la metoclopramide endonasale va considerata del tutto sperimentale.
Bibliografia
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