Classe OSP2. Medicinale soggetto a prescrizione limitativa, utilizzabile in ambiente ospedaliero o in struttura assimilabile o in ambiente extra-ospedaliero, secondo le disposizioni delle Regioni o delle Province Autonome.
Indicazioni approvate:Trattamento aggiuntivo dell’omocistinuria che comporta deficit o difetti di cistationina beta-sintetasi (CBS), 5,10-metilentetraidrofolato reduttasi (MTHFR), metabolismo del cofattore cobalamina (cbl).
Proprietà farmacologiche
La betaina (trimetilglicina) è una sostanza estratta dalla barbabietola da zucchero, registrata tramite procedura centralizzata europea come “farmaco orfano” per l’uso nei pazienti affetti da omocistinuria.
L’omocistinuria è una malattia genetica rara che interessa il metabolismo dell’aminoacido metionina contenuto nelle proteine alimentari, caratterizzata dalla presenza nel sangue e nelle urine di quantità anomale di omocisteina. Le manifestazioni cliniche sono gravi (ritardo mentale, aterosclerosi precoce, tendenza ad episodi tromboembolici, ectopia del cristallino, cataratta, anomalie scheletriche) e la mortalità precoce1.
L’omocisteina è un prodotto intermedio che si forma durante il metabolismo della metionina; l’omocisteina viene convertita a cisteina oppure risintetizzata in via retrograda nuovamente a metionina per metilazione. La betaina agisce come donatore di gruppi metilici nella rimetilazione dell’omocisteina in metionina. Lungo le tappe della conversione da omocisteina a cisteina è necessario un cofattore della piridossina (vitamina B6). La cobalamina (vitamina B12) è un cofattore e l’acido folico è un cosubstrato dell’altra via metabolica di riciclo. I tre tipi di omocistinuria noti sono causati da un deficit degli enzimi necessari per la metabolizzazione della metionina [“cistationina beta-sintetasi (CBS) o “5,10-metilentetraidrofolato reduttasi (MTHFR)] o da difetti nel “ metabolismo del cofattore cobalamina (cbl)”. L’omocistinuria dovuta a deficit di CBS ha una incidenza stimata di 1 caso ogni 335.000 nati, con marcate variazioni da paese a paese2.
La biodisponibilità assoluta della betaina non è stata determinata3. In volontari sani adulti, dopo una dose singola (50 mg/kg), l’assorbimento è rapido3,4. La betaina si distribuisce rapidamente in un volume relativamente alto, con una velocità di eliminazione lenta (emivita media 14 ore); la clearance renale è trascurabile (4% della dose). Dopo la somministrazione ripetuta di 100 mg/kg/die per 5 giorni, la cinetica di assorbimento non si modifica, ma l’emivita aumenta in modo significativo (sino a 36 ore), indicando processi di trasporto e ridistribuzione saturabili2,3. I dati farmacocinetici in pazienti con omocistinuria sottoposti a integrazione a lungo termine con betaina sono molto simili a quelli dei volontari sani3. Il monitoraggio dei livelli plasmatici di omocisteina dimostra che l’inizio di azione della betaina si verifica entro diversi giorni e che una risposta di “steady state” si raggiunge entro un mese3.
Efficacia clinica
Ad oggi, in assenza di una terapia in grado di correggere il difetto genetico, il trattamento è diretto a mantenere i livelli plasmatici di omocisteina al di sotto di 15 mM o al valore più basso possibile. La betaina viene somministrata insieme ad altri cofattori o substrati quali vitamina B6, vitamina B12, folati, in associazione ad una dieta povera di metionina.
Poiché l’omocistinuria è una malattia rara, non sono stati condotti studi clinici controllati; in letteratura esistono solo dati osservazionali per lo più riferibili a singoli casi. Una delle prime segnalazioni pubblicate, risalente al 1983, indicava come il trattamento con betaina, piridossina e acido folico in 10 pazienti non responsivi alla sola piridossina comportasse una sostanziale diminuzione dei livelli plasmatici di omocisteina5. Il dossier di valutazione clinica presentato all’EMEA si basa su 202 relazioni che descrivono gli effetti della betaina; solo per 140 pazienti sono disponibili informazioni documentate sui sintomi, sulla dose e la durata del trattamento e sugli altri farmaci assunti contemporaneamente2. Dai dati si rileva che l’aggiunta di betaina al trattamento con vitamina B6, B12 e folato è in grado di ridurre le concentrazioni plasmatiche di omocisteina; ad un confronto storico con gli esiti osservati in pazienti non trattati, la betaina si associa ad un miglioramento clinico (cardiovascolare e dello sviluppo neurologico) nel 75% dei pazienti2; in particolare, la betaina sembra prevenire le complicanze cardiovascolari della malattia6-8. E’ probabile, tuttavia, che la molteplicità della terapia (alimentare, farmacologica, di supporto) abbia portato a sovrastimarne gli effetti2.
Se l’omocistinuria viene scoperta tardivamente, i danni a carico del sistema nervoso e del tessuto connettivo (oftalmico, scheletrico) sono irreversibili e non possono essere corretti con la betaina.
I dati disponibili non consentono di correlare posologia ed efficacia clinica. Non vi è evidenza di sviluppo di tolleranza.
Effetti indesiderati
Casi di edema cerebrale sono stati segnalati in un intervallo da 2 settimane a 6 mesi dall’inizio della terapia con betaina, con recupero completo dopo la sospensione del trattamento2,9. Poiché si ritiene che responsabile dell’edema sia l’ipermetionemia secondaria alla terapia con betaina, si raccomanda di monitorare le concentrazioni ematiche di metionina all’inizio del trattamento e periodicamente in seguito, mantenendole al di sotto delle 1.000 mM3.
Interazioni
Il foglietto illustrativo menziona una possibile interazione (non altrimenti specificata) e consiglia di lasciar passare 30 minuti tra l’assunzione di betaina e miscele di aminoacidi e/o farmaci contenenti vigabatrina e analoghi del GABA3.
Dosaggio:Nei bambini sotto i 10 anni, 100 mg/kg/die somministrati in 2 dosi giornaliere. Nei pazienti pediatrici di età superiore ai 10 anni e negli adulti, la dose giornaliera totale è di 6 g in 2 somministrazioni
Costo
Il costo mensile del trattamento con betaina è di 448 euro (il costo del flacone). Non esistono integratori alternativi con cui effettuare il confronto tra i costi.
Nei pazienti affetti da omocistinuria, la betaina orale, aggiunta alla terapia abituale con vitamina B6, B12 e folati, sembra in grado di prevenire alcune complicazioni cardiovascolari della malattia (sulla base di un confronto storico degli esiti di pazienti non trattati). Il trattamento deve essere effettuato sotto stretto controllo specialistico anche per la necessità di una sorveglianza dei possibili eventi avversi di tipo neurologico (edemi cerebrali) che richiedono un monitoraggio biochimico costante.
Bibliografia 1. Physicians’ Guide to Rare Diseases. Dowden Publishing Company. Second Edition, 1999. 2. European Medicines Agency. CHMP European Public Assessment (EPAR). Cystadane. Scientific Discussion. Rev. 2. 13/02/2008: 16 pages. 3. Cystadane. Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto. 4. Schwahn BC et al. Pharmacokinetics of oral betaine in healthy subjects and patients with homocystinuria. Br J Clin Pharmacol 2003; 55:6-13. 5. Wilcken DE et al. Homocystinuria. The effects of betaine in the treatment of patients non responsive to pyridoxine. New Engl J Med 1983; 309:448-53. 6. Wilcken DE and Wilcken B. The natural history of vascular disease in homocystinuria and the effects of treatment. J Inherit Metab Dis 1997; 20:295-300. 7. Yap S et al. Vascular outcome in patients with homocystinuria due to cystathionine beta-synthase deficiency treated chronically: a multicenter observational study. Arterioscler Thromb Vasc Biol 2001; 21:2080-5. 8. Yap S. Classical homocystinuria: vascular risk and prevention. J Inherit Metab Dis 2003; 26:259-65. 9. Devlin AM et al. Cerebral edema associated with betaine treatment in classical homocystinuria. J Pediatr 2004; 144:545-8.