Il protocollo di ricerca sulla depressione in medicina generale, anticipato come "ipotesi" su queste pagine (contestualmente a quelle di Dialogo sui Farmaci e di Ricerca & Pratica)1,2,3 è stato approvato, per essere operativo, dall'AIFA nell'ambito dei primi bandi di ricerca, di cui si era proposta la lettura complessiva nell'editoriale del numero precedente4. Viene riportato qui, nella sua forma "essenziale", per divenire il primo invito formale a tutte/i coloro che possono essere interessate/i a "farsi avanti", per iniziare un progetto di collaborazione concreta sul campo, che vorrebbe essere il modello di cui sopra, ormai vecchio nella sua formulazione, ma tutto da fare per essere credibile per l'innovatività metodologica in sé, e le sue implicazioni.
Si propongono qui negli stessi termini con cui il progetto è presentato ai colleghi che ricevono Dialogo sui Farmaci i punti di un pro-memoria che si spera possa accompagnare molte/i in una bella esperienza. 1. A conclusione di un percorso ormai lungo, si è deciso di tradurre in pratica l'ipotesi che fosse tempo, e fosse un obbligo, per la MG e per i responsabili dell'informazione indipendente sui farmaci, di assumersi la responsabilità di produrre conoscenze, in un settore sempre più affollato di risposte che evadono di fatto le domande, occupando letteratura e mercato in perfetta compliance con la sempre attuale sapienza del Gattopardo (per garantire la tranquilla immutabilità della sostanza delle cose, nulla è così efficace come l'instancabile variare delle apparenze). 2. La decisione è tanto più interessante perché presa attraverso un coinvolgimento dei tanti interlocutori che fanno parte del gruppo di pensiero-lavoro che ha lavorato su questa idea, dalla MG alla psichiatria, dai farmacisti che informano a quelli che sono responsabili di epidemiologia-appropriatezza delle prescrizioni, passando per comitati etici ed esperti di metodologia. La MG è dunque l'ambito: gli attori-sponsor della ricerca sono tutti coloro che contribuiscono a vedere e raccontare la storia della depressione nel suo rapporto con la medicina. 3. La proposta è costruita attorno ad un'ipotesi forte di cui testare con metodi rigorosi la tenuta: quando la complessità dei problemi risiede anzitutto nella loro definizione (= diagnosi, ma qualcosa in più), la metodologia deve inseguire, obbedire e adattarsi ai problemi, in tutti gli aspetti (concettuali, operativi, di linguaggio) del protocollo. 4. Pur nella sua forma sintetica il protocollo (la forma definitiva sarà il prodotto delle riunioni con i ricercatori) propone come ipotesi da verificare/valutare, quella delle continuità-complementarietà dei punti di vista e degli approcci tra:
Il titolo di questo invito si presta esplicitamente, con il suo "per", a più letture. Sembra il modo più giusto e disincantato, per farsi, a partire da una rete multivariata (bollettini di informazione sui farmaci, uffici farmaceutici, MMG), un augurio molto allegro: qualsiasi sia la risposta alle domande cliniche ed epidemiologiche sulla resa delle strategie antidepressive, è ragionevolmente certo che l'adozione di una logica di attenzione-ricerca in questo campo non può che essere fortemente preventivo-terapeutica per i rischi-problemi legati alle situazioni di disagio-depressione che la MG "percepisce" come sempre più importanti sia per le/i pazienti, che per la propria professionalità. Bibliografia 1. G. Tognoni. Un ITD? IsF 2003; n.1: 5. 2. G. Tognoni. Invito all'I.T.D. Dialogo sui Farmaci 2002, n.6: 287. 3. G. Tognoni. Un ITD? Ricerca&Pratica 2003; n.1: 3. 4. G. Tognoni. Informazione e produzione di conoscenza. IsF 2005; n. 6: 141. |
Proponenti: Gruppo di lavoro (ISD)Unità coinvolte:
1. Dipartimento del Farmaco, Azienda ULSS 20 di Verona (via Poloni, 37122 Verona; tel. 045 8075606-5578; roberta.joppi@ulss20.verona.it); 2. Membri italiani dell'International Society of Drug Bulletins ISDB: Informazioni sui Farmaci, Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia (sids@fcr.re.it) e Dialogo sui Farmaci di Verona (dialogo1@ulss20.verona.it); 3. Centro Studi SIFO e Dipartimento di Epidemiologia e Farmacologia Clinica, Consorzio Mario Negri Sud. 4. CSeRMeG (Centro Studi e Ricerche in Medicina Generale) In tutte le fasi della formulazione del protocollo e della sua realizzazione il Gruppo di Lavoro ha coinvolto e previsto la partecipazione di MMG, come rappresentanti di loro associazioni e/o a titolo personale. Per gli aspetti riguardanti la scelta e la valutazione degli strumenti formali di inquadramento e valutazione diagnostica il progetto si avvale della competenza del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Bari e del Dipartimento di Psichiatria dell'Università di Verona. |