Indicazioni registrate:Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale in pazienti a rischio di insufficienza di vitamina D. Fosavance riduce il rischio di fratture vertebrali e dell'anca.
Proprietà farmacologiche Fosavance è l'associazione a dosi fisse tra un bifosfonato, l'alendronato (70 mg), e la vitamina D3 (colecalciferolo, 70 mcg, 2.800 UI), autorizzata con procedura centralizzata europea.
I bifosfonati svolgono una attività antiosteoclastica e sono i farmaci di prima scelta nella prevenzione delle fratture nelle donne con osteoporosi postmenopausale.
La vitamina D regola l'assorbimento e il metabolismo del calcio e del fosfato che sono essenziali per la salute delle ossa. La fonte principale di vitamina D è rappresentata dalla vitamina D3 (colecalciferolo) che viene sintetizzata dalla cute per effetto delle radiazioni solari; la parte rimanente proviene dalla dieta, sia come vitamina D2 (ergocalciferolo), presente nei vegetali, che come vitamina D3,contenuta negli alimenti di origine animale. Le vitamine D2 e D3, prima idrossilate nel fegato a 25-idrossicolecalciferolo, subiscono una seconda idrossilazione nel rene per formare il composto biologicamente attivo, l'1alfa,25-diidrossicolecalciferolo (calcitriolo). La riduzione del tempo trascorso all'aperto e/o un insufficiente introito alimentare portano ad una carenza di vitamina D. Gli anziani, soprattutto se istituzionalizzati, per l'insufficiente l'apporto alimentare, lo scarso assorbimento intestinale e la ridotta mobilità sono ad alto rischio di carenza.
Nell'osteoporosi, l'impiego dei bifosfonati deve essere necessariamente accompagnato da una adeguata assunzione di calcio ( 1 g/die) e vitamina D ( 800 UI/die)1,2.
La vitamina D va somministrata insieme al calcio, perché da sola non è in grado di influenzare l'incidenza delle fratture3.
L'alendronato è gia disponibile sotto forma di compresse per monosomministrazione giornaliera (10 mg) o settimanale (70 mg). La vitamina D è in commercio sotto forma di preparazioni orali da assumere una volta al giorno [a carico del SSN solo a dosi 800 UI e in associazione al calcio (1g), es. Cacit Vitamina D3,Calcium D3] o di soluzioni oleose iniettabili, da somministrare una volta alla settimana o ogni 6 mesi al dosaggio di 100-300.000 UI (es. Ostelin 800).
In uno studio di bioequivalenza, randomizzato, cross over, in aperto, condotto su 244 volontari sani, l'associazione tra alendronato 70 mg/colecalciferolo 70 mcg in compresse ha dimostrato di possedere una biodisponibilità analoga a quella dei due componenti somministrati singolarmente per via orale4.
Efficacia clinica
Uno studio randomizzato, in doppio cieco, ha valutato l'efficacia dell'associazione alendronato/ergocalciferolo nei confronti del solo alendronato in 717 soggetti adulti con osteoporosi4. I pazienti (682 donne in menopausa e 35 uomini, età media 67 anni) con densità minerale ossea a livello dell'anca o della colonna vertebrale di 2,5 o più DS (deviazioni standard) inferiore a quella di una donna in premenopausa e con carenza accertata di vitamina D3 (9-15 ng/ml), sono stati assegnati ad alendronato da solo (70 mg) o all'associazione alendronato/colecalciferolo (70 mg + 2.800 UI) somministrati una volta alla settimana. Tutti i pazienti assumevano integratori di calcio (500-600 mg al giorno). Al termine delle 15 settimane previste, la percentuale di pazienti con livelli serici di 25-idrossicolecalciferolo <15 ng/ml (la misura di esito principale) è risultata significativamente più bassa nel gruppo trattato con l'associazione rispetto a quello trattato col solo alendronato (11% vs. 32%)4. L'associazione alendronato/ergocalciferolo ha ridotto in modo significativo anche la percentuale di pazienti con livelli di 25-idrossicolecalciferolo <9ng/ml (1% vs. 11%).
L'aumento dei livelli di ormone paratiroideo è stato più marcato nel gruppo trattato con l'alendronato da solo (24% vs. 14%).
Tra i due gruppi di pazienti non sono emerse differenze per ciò che riguarda calcemia e markers di turn over osseo.
Effetti indesiderati
Nello studio comparativo, l'incidenza di sospensioni della terapia per la comparsa di eventi avversi correlati al trattamento è stata sovrapponibile tra i due gruppi (3,6%)4. I principali effetti indesiderati sono stati di tipo gastrointestinale (nausea, dispepsia, dolori addominali, diarrea) e hanno interessato il 9,4% dei pazienti che assumevano alendronato/colecalciferolo e il 10,4% di quelli trattati col solo alendronato.
Analoga incidenza nei due gruppi hanno avuto anche i disturbi muscoloscheletrici come artralgia, mialgia e dolore osseo (3,6% vs. 3,9% con l'associazione).
La cefalea è stata, invece, più frequente con l'associazione (2,2% vs. 1,1%)4.
Avvertenze e precauzioni
Le stesse valide per l'alendronato. In particolare, Fosavance deve essere assunto al mattino, a stomaco vuoto, con un bicchiere pieno d'acqua (200 ml), mantenendo la posizione eretta per almeno 30 minuti.
Interazioni
Le stesse dell'alendronato.
Dosaggio
Una compressa in monosomministrazione settimanale.
Costi
Il costo/terapia di Fosavance è più basso di quello dell'alendronato 70 mg e della vitamina D3 somministrati separatamente. Una confezione di Fosavance, sufficiente per un mese di terapia, costa, infatti, quanto una di alendronato 70 mg (es. Fosamax), cui vanno aggiunti i costi, peraltro modesti, della vitamina D.
L'associazione tra alendronato (70 mg) e vitamina D3 (2.800 UI) per monosomministrazione settimanale ha una biodisponibilità simile a quella dei due componenti assunti separatamente e un profilo di tollerabilità analogo a quello dell'alendronato. La dose fissa di vitamina D3 non consente la necessaria flessibilità e, in alcuni casi, le 400 UI/die fornite dalla combinazione potrebbero non essere sufficienti. Nelle pazienti candidate al trattamento (anziane, istituzionalizzate, con osteoporosi postmenopausale e storia di fratture), il calcio, componente essenziale della triade terapeutica, dovrà essere somministrato a parte con una preparazione priva di vitamina D. Fosavance ha lo stesso prezzo di Fosamax: è il tentativo di mantenerne le posizioni di mercato in previsione della prossima scadenza del brevetto dell'alendronato.
Bibliografia 1. Bischoff-Ferrari HA et al. Fracture prevention with vitamin D supplementation. A meta-analysis of randomized controlled trias. JAMA 2005; 293:2257-64. 2. Scottish Intercollegiate Guidelines Network, January 2002. prevention and management of hip fracture in older people. A national guideline: www.sign.ac.uk/pdf/sign56.pdf (sostituito da allegati/sign111.pdf). 3. Avenell A et al. Vitamin D and vitamin D analogues for preventing fractures associated with involutional and post-menopausal osteoporosis. The Cochrane Database of Systematic Reviews 2005; Issue 3. Art. No CD000227. 4. EMEA. Committee for Human Medicinal Products. European Public Assessment Report (EPAR). Fosavance. Scientific discussion, 24 pages, 2005.