Indicazioni autorizzate: Trattamento acuto della fase cefalalgica dell'attacco di emicrania con o senza aura.
Proprietà farmacologiche
Il frovatriptan è un nuovo agonista selettivo dei recettori della serotonina 5HT1B/1D (triptano), che va ad aggiungersi ai già disponibili sumatriptan, zolmitriptan, rizatriptan, almotriptan ed eletriptan. Il meccanismo d'azione è quello di tutti i componenti della classe: il beneficio antalgico si ottiene grazie all'attivazione dei recettori serotoninergici che si traduce in una vasocostrizione dei vasi intracranici, nel mancato rilascio di neuropeptidi infiammatori e in una ridotta trasmissione a livello dei terminali nervosi perivascolari del sistema del trigemino.
I vari componenti di questa classe si differenziano per le rispettive caratteristiche farmacocinetiche; di volta in volta per ogni farmaco viene messa in evidenza la peculiarità che dovrebbe renderlo migliore dei predecessori: nel caso del frovatriptan il dato farmacocinetico che viene messo in risalto è la lunga emivita (circa 26 ore), che dovrebbe ridurre l'incidenza di recidive. Altre caratteristiche cinetiche (meno evidenziate) sono lo scarso assorbimento dopo somministrazione orale e la scarsa biodisponibilità [20-30%, leggermente migliore di quella del sumatriptan (15%) ma decisamente inferiore a quella dell'almotriptan (70%)] e la più lenta comparsa dell'effettorispetto ad altri triptani. Il cibo non ne altera la biodisponibilità, ma allunga il tempo di comparsa del picco di concentrazione plasmatica, già il più ritardato fra tutti gli esponenti della classe. Il farmaco viene eliminato principalmente con le feci e in parte con le urine, sia immodificato che sotto forma di metaboliti1,2.
Efficacia clinica
La maggior parte degli studi è disponibile sotto forma di abstract o poster1. Tre studi in doppio cieco, che hanno valutato l'efficacia del frovatriptan (2,5 mg) verso placebo sono riportati cumulativamente su un supplemento sponsorizzato3, assieme a due studi di definizione della dose4 e uno studio che ne ha valutato la tollerabilità e la sicurezza rispetto al sumatriptan5. In tutti e tre gli studi di efficacia, il principale criterio di valutazione adottato è stata la percentuale di pazienti in cui l'emicrania è scomparsa o si è alleviata a due ore; in uno studio è stata valutata anche l'incidenza di recidive nell'arco delle 24 ore. Complessivamente, questi tre studi hanno arruolato 2.676 pazienti: la percentuale di risposta a due ore è stata del 37-46% rispetto al 21-27% del placebo. Gli autori evidenziano che la risposta al frovatriptan è risultata doppia rispetto al placebo, ma, in termini assoluti è la più bassa fra tutti i farmaci del gruppo, assunti alle dosi raccomandate (anche se il dato si basa su confronti indiretti)6. Combinando i risultati di tutti e tre gli studi, il tempo medio di comparsa della risposta è stato di 3,25 ore per il frovatriptan e 6,17 per il placebo mentre l'incidenza delle recidive nelle 24 ore è stata del 10-25% col farmaco e del 24-31% col placebo.
Nell'analisi finale, la percentuale di risposta a 4 ore è risultata più elevata (47-51%), tuttavia questo dato è meno importante perché la maggior parte dei pazienti che fanno ricorso ad un triptano in genere preferisce una rapida comparsa di azione.
L'efficacia del frovatriptan è stata valutata anche nella prevenzione intermittente dell'emicrania associata al ciclo mestruale in uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo: 546 donne hanno assunto, nel corso di 3 cicli consecutivi, 2,5 mg di frovatriptan una volte al giorno o due volte al giorno o placebo per 6 giorni, iniziando 2 giorni prima dell'atteso inizio delle mestruazioni7. L'incidenza dell'emicrania è risultata del 67% col placebo, del 52% con frovatriptan una volta al giorno e del 41% con due somministrazioni nell'arco delle 24 ore. Entrambi i trattamenti hanno ridotto, rispetto al placebo, anche la gravità degli episodi e il ricorso a farmaci analgesici. Va evidenziato tuttavia come il trattamento profilattico di questo tipo di emicrania sia ancora controverso soprattutto per l'incertezza che riguarda il momento migliore per iniziare l'assunzione dei farmaci, ma anche per l'efficacia modesta dimostrata dai trattamenti utilizzati e per la mancanza di studi comparativi8. La prevenzione dell'emicrania non è una indicazione autorizzata del frovatriptan.
Le affermazioni promozionali che lo presentano come "il triptano per l'emicrania legata al ciclo mestruale" "il triptano per le donne" potrebbero essere fuorvianti: laddove non venga specificato che, negli studi, è stato impiegato profilatticamente, il frovatriptan potrebbe trovare un impiego preferenziale anche nel trattamento, dove in realtà si è dimostrato addirittura meno efficace rispetto agli altri esponenti della classe. La percezione di molti pazienti e medici che questo tipo di emicrania sia più grave e debilitante rispetto all'emicrania dovuta ad altre cause non è stata confermata da un ampio studio di popolazione che ha valutato i diari tenuti dai pazienti9.
Effetti indesiderati
Gli stessi degli altri triptani. Gli autori dello studio di confronto che ha valutato la sicurezza e la tollerabilità riportano per il frovatriptan un profilo di tollerabilità simile al placebo e migliore rispetto al sumatriptan5. Tuttavia, gli stessi dati, analizzati da altri autori, arrivano a conclusioni opposte6.
Controindicazioni
Le stesse degli altri triptani.
Avvertenze e precauzioni
Le stesse degli altri triptani.
Interazioni
Come altri triptani, il frovatriptan non va somministrato assieme a ergotamina (o derivati ergotaminici) o ad un altro triptano per il rischio di un effetto vasocostrittore additivo. Il frovatriptan viene metabolizzato prevalentemente dall'isoenzima CYP1A2 e non è né inibitore né induttore di altri isoenzimi. Presenta perciò un modesto rischio di interazioni. La scheda tecnica, tuttavia, indica cautela nell'associazione con SSRI e contraccettivi orali e sconsiglia l'associazione con MAO-inibitori e iperico.
Dosaggio: 2,5 mg prima possibile dopo l'inizio dell'attacco. Una seconda dose non prima di due ore se la cefalea ricompare. La dose giornaliera non deve superare i 5 mg al giorno.
Costo
Il costo è sovrapponibile a quello degli altri triptani.
Il frovatriptan è il sesto triptano commercializzato nel nostro paese. Dopo 2 ore dalla somministrazione, la risposta è superiore a quella del placebo, ma inferiore a quella di altri triptani (anche se mancano studi di confronto diretto) e la comparsa dell'effetto analgesico più lenta; la durata d'azione supera le 24 ore. Le controindicazioni e gli effetti indesiderati sono simili a quelli degli altri triptani. Il frovatriptan costituisce una ulteriore alternativa nei pazienti nei quali il dolore ricompare più volte nell'arco delle 24 ore. La sua presentazione come farmaco per l'emicrania legata al ciclo mestruale è fuorviante.
Bibliografia 1. Balbisi EA.. Frovatriptan succinate, a 5-HT1B/1D receptor agonist for migraine. Int J Clin Pract 2004; 58:695-705. 2. Wenzel R et al. Migraine headache misconceptions: barriers to effective care. Pharmacotherapy 2004; 24:638. 3. Ryan R et al. Clinical efficacy of frovatriptan: placebo-controlled studies. Headache 2002; 42 Suppl 2:S84-92. 4. Rapoport A et al. Dose range-finding studies with frovatriptan in the acute treatment of migraine. Headache 2002; 42 Suppl 2:S74-83. 5. Geraud G et al. Tolerability and safety of frovatriptan with short- and long-term use for treatment of migraine and in comparison with sumatriptan. Headache 2002; 42 Suppl 2:S93-9. 6. Tfelt-Hansen P et al. The truth about frovatriptan. Headache 2003; 43:699-700; author reply 697-9. 7. Silberstein SD et al. A randomized trial of frovatriptan for the intermittent prevention of menstrual migraine. Neurology 2004;63(2):261-9. 8. Loder E. Menstrual migraine: timing is everything. Neurology 2004; 63(2):202-3. 9. Stewart WF et al. Menstrual cycle and headache in a population sample of migraineurs. Neurology 2000; 55:1517.