SCUOLA DI RICERCA IN MEDICINA GENERALE “EDO PARMA” Corso: Formazione alla pratica della ricerca nelle cure primarieCentro Studi e Ricerche in Medicina Generale (CSeRMEG) Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano-Bicocca, sede di Monza Presentazione del Corso Tra il 1990 e il 2000 si sono svolte due edizioni della Scuola di ricerca in medicina generale, allora organizzate da CSeRMEG e Istituto di Ricerche Farmacologiche M. Negri di Milano. La medicina generale italiana ha prodotto in quegli anni diverse esperienze di ricerca principalmente descrittive e valutative della propria attività, realizzando una rete di ricercatori che, ampliandosi nel tempo, si è resa protagonista anche dei primi trial clinici della medicina generale italiana (Primary Prevention Project e Rischio&Prevenzione), pubblicati su importanti riviste internazionali (rispettivamente The Lancet e New England Journal of Medicine).
Tali esperienze sono state il frutto di esigenze di conoscenza (e quindi di ricerca) nate in un contesto culturale, politico e organizzativo profondamente diverso dall’attuale. In quegli anni ad esempio si sono sviluppate le prime pratiche associative, si sono organizzati i primi Corsi di formazione specifica in Medicina Generale, internet e la tecnologia informatica hanno permesso un accesso diffuso all’informazione, mentre le cartelle cliniche informatizzate hanno reso possibile una gestione sempre più sofisticata dei dati clinici, e altro ancora. Le tematiche all’ordine del giorno oggi riguardano altri ambiti, solo per citarne alcune: l’ospedale sempre più orientato alla cura per acuti e la conseguente necessità di riorganizzazione delle cure territoriali; lo sviluppo di pratiche associative sempre più grandi (AFT, UCCP); la complessità assistenziale determinata dalla cronicità/fragilità; l’importanza sempre più evidente dei fattori socioeconomici e culturali nel condizionare lo stato di salute di cittadini e pazienti ormai “globali”; la necessità di un approccio multiprofessionale e multidisciplinare ai problemi; l’assunzione di uno sguardo di popolazione insieme alla clinica dell’individuo, la medicina d’attesa e d’iniziativa; la necessità ormai improrogabile di documentare e valutare l’attività della medicina generale. Se fare ricerca significa saper organizzare la curiosità, obiettivi e metodi devono dunque essere ripensati alla luce della situazione attuale, tenendo conto che la “cornice” di riferimento è quella delle specificità cliniche, organizzative e relazionali della medicina generale; ma allo stesso tempo la situazione attuale richiede di allargare gli interessi conoscitivi (e quindi gli obiettivi di ricerca) all’area complessiva delle cure primarie (da cui il titolo del Corso), di cui la medicina generale fa parte insieme all’area di sanità pubblica e dei servizi sociosanitari del territorio. Obiettivi del Corso Generali • Apprendere ed acquisire confidenza con la metodologia e gli strumenti della ricerca clinica ed epidemiologica • Utilizzare al meglio la propria pratica, individuale e in rete, come un vero laboratorio di ricerca • Acquisire una autonomia critica nel valutare e giudicare i prodotti della letteratura e la trasferibilità-rilevanza per la pratica • Avere la capacità di programmare e coordinare ricerche originali Didattici • La Scuola fonda le proprie scelte didattiche su una forte interattività dei partecipanti con i docenti (di cui si garantirà l’interdisciplinarietà), dando la massima attenzione alle diverse provenienze ed esigenze di professioni e ruoli A chi è rivolto Medici del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, Tutor del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, Medici di Medicina Generale, Medici di Continuità Assistenziale, Medici dei Servizi di Sanità Pubblica, Infermieri, personale con responsabilità di organizzazione-gestione nelle cure primarie, altri laureati in Medicina e Chirurgia Comitato di coordinamento Scientifico e didattico Sergio Bernabè, Chiara Bonazzi, Giuliana Bondielli, Marina Bosisio, Vittorio Caimi, Giampaolo Collecchia, Guido Danti, Roberto Della Vedova, Maria Font, Paolo Longoni, Simonetta Pagliani, Eugenio Santoro, Norma Sartori, Mario Saugo, Gianni Tognoni, Massimo Tombesi, Fabrizio Valcanover, Giorgio Visentin. Organizzazione del Corso Il Corso si svolge nella giornata di sabato (mattina e pomeriggio, dalle 9.00 alle 17.00) per un sabato al mese per complessivi 7 incontri. Ognuno di questi si articola in secondo 4 moduli: 1. Dalle domande alle strategie di ricerca (2 ore al mattino: 1 ora di presentazione e 1 di discussione in plenaria) 2. Approfondimento (2 ore al mattino: 1 ora di presentazione e 1 di discussione in plenaria) 3. Strumenti per fare ricerca (1 ora al pomeriggio) 4. Dall’idea al progetto (2 ore al pomeriggio: lavori di gruppo e discussione plenaria) La valutazione finale del Corso prevede l’ideazione e la stesura di un protocollo di ricerca, individuale o di gruppo, che verrà realizzato anche mediante un lavoro “a casa” con la supervisione di un tutor, e potrà essere condiviso-discusso nel 4° modulo di ogni incontro. I progetti definitivi elaborati dai partecipanti verranno presentati nell’incontro finale. Alla fine del Corso verrà consegnato un “Attestato” di partecipazione. È previsto, per chi è interessata/o, l’accreditamento ECM-Regione Lombardia. La frequenza al Corso è obbligatoria, con un massimo di 2 assenze giustificate. In questo caso ai fini del rilascio dell’Attestato di partecipazione e dei crediti ECM viene considerata la documentazione del lavoro svolto “a casa”. Prima giornata: 30 APRILE 2016
Il quadro concettuale generale di riferimento Seconda giornata: 28 MAGGIO 2016 Per una lettura di ricerca dei contesti operativi, organizzativi ed epidemiologici delle cure primarie Terza giornata: 25 GIUGNO 2016 Gli studi valutativi Quarta giornata: 24 SETTEMBRE 2016 Attori e processi di produzione di conoscenze Quinta giornata: 29 OTTOBRE 2016 Dalla descrizione alla valutazione per cause ed effetti Sesta giornata: 19 NOVEMBRE 2016 Per una statistica “significativa” Settima giornata: 17 DICEMBRE 2016 Gli studi qualitativi |
Data di Redazione 06/2016