E' possibile avere qualche informazione sulla malattia trasmessa dalla zanzara tigre, la Chikungunya?
La Chikungunya è una malattia causata dal virus omonimo, un Arbovirus della famiglia Togaviridae, veicolato da zanzare del genere Aedes, principalmente A. aegypti e A. albopictus, quest'ultima nota come "zanzara tigre".
Il nome Chikungunya, che in lingua makondé significa "camminare curvo", è stato attribuito al virus in occasione della prima epidemia rilevata nel secolo scorso, nel 1952 in Tanzania.
La riserva di infezione principale è l'uomo. Altre specie di vertebrati hanno forse un ruolo accessorio nei periodi interepidemici.
Quadro clinico
L'esordio è brusco e presenta frequentemente l'associazione iniziale di febbre elevata (sopra 38,5°), artralgie intense, astenia marcata. La febbre arriva frequentemente anche a 40° e si alterna con brividi scuotenti. Frequentemente si associa a cefalea, non particolarmente intensa.
La poliartralgia è abbastanza caratteristica (anche se non patognomonica):
- è di grande intensità, tanto da risultare temporaneamente invalidante (donde il nome della malattia, che indica una postura incurvata);
- colpisce prevalentemente le piccole articolazioni delle mani, polsi, caviglie e piedi, e con minore frequenza le articolazioni maggiori. In più della metà dei casi è simmetrica;
- ha carattere migrante e discontinuo;
- è più intensa al mattino, alleviata dall'esercizio lieve e peggiorata da quello intenso;
- raramente è associate ad artrite.
Nella maggior parte dei casi la poliartralgia si risolve nell'arco di alcune settimane, ma può persistere in un terzo dei casi fino a 4 mesi e in alcuni casi fino a più di un anno. Nei bambini la compromissione articolare è meno grave e meno persistente. Alla compromissione articolare si accompagnano frequentemente mialgie, dolore al rachide e alle spalle.
L'interessamento cutaneo e mucoso compare in circa la metà dei casi. Si possono avere:
- arrossamento al tronco e al volto, seguito da un'eruzione maculo-papulare predominante al tronco, nella metà dei casi pruriginosa
- edema facciale
- nei bambini, un rash bolloso
- emorragie benigne a tipo gengivorragie ed epistassi, soprattutto nei bambini.
E' possibile la comparsa di linfoadenopatia generalizzata, sintomi gastrointestinali e neurologici. Raramente si hanno forme cliniche più gravi, con meningoencefalite o poliradicoloneurite, epatite, miocardite/pericardite. La malattia ha in genere un decorso benigno e guarisce spontaneamente.
Trattamento e prevenzione
Il trattamento è sintomatico, principalmente antinfiammatorio e antalgico. E' preferibile evitare l'assunzione di salicilati, per la frequente piastrinopenia. E' segnalata però una scarsa risposta ai farmaci, sia della febbre che delle artralgie. La prevenzione è basata sul controllo dei vettori, cioè le zanzare del genere Aedes, e sulla prevenzione delle punture di zanzara. Un vaccino è allo studio ma non è al momento disponibile sul mercato.