Carbem Eli Lilly
Introduzione
Il loracarbef è il capostipite di una classe di antibiotici beta-lattamici sintetici, i carbacepemi, caratterizzati da un’aumentata stabilità chimica (le sospensioni ricostituite possono essere conservate a temperatura ambiente per 14 giorni).
In vitro il loracarbef inibisce la crescita di ceppi patogeni frequentemente responsabili di infezioni respiratorie, urinarie, della cute ed annessi: S. pneumoniae, S.pyogenes, S .beta -emolitico dei gruppi B, C e G, S. aureus meticillino-sensibile, E.coli, Proteus mirabilis, H. influenzae, M. catarrhalis, N. gonorrhoeae. E’ invece inattivo nei confronti dello S. aureus meticillino-resistente.
La stabilità alle beta-lattamasi è simile a quella del cefaclor, al quale il loracarbef è chimicamente molto simile.
In vitro il loracarbef inibisce la crescita di ceppi patogeni frequentemente responsabili di infezioni respiratorie, urinarie, della cute ed annessi: S. pneumoniae, S.pyogenes, S .beta -emolitico dei gruppi B, C e G, S. aureus meticillino-sensibile, E.coli, Proteus mirabilis, H. influenzae, M. catarrhalis, N. gonorrhoeae. E’ invece inattivo nei confronti dello S. aureus meticillino-resistente.
La stabilità alle beta-lattamasi è simile a quella del cefaclor, al quale il loracarbef è chimicamente molto simile.
Farmacocinetica
Il loracarbef è ben assorbito per via orale (90%). I picchi di concentrazioni plasmatiche sono raggiunti dopo circa 1 ora, sono proporzionali al dosaggio e risultano più elevati in pazienti con insufficienza renale. Il cibo riduce la velocità di assorbimento, e quindi sia l’entità dei picchi plasmatici che la comparsa dell’effetto terapeutico.
Il farmaco non subisce metabolismo epatico; nei bambini, il 60% di una dose viene escreto immodificato con le urine entro 12 ore; negli adulti l’87% viene escreto in forma immodificata in 24 ore. A seguito di somministrazioni ripetute, la frazione escreta aumenta fino al 97%.
L’emivita del loracarbef è di 1 ora circa, sia negli adulti che nei bambini.
Nei pazienti con insufficienza renale i picchi di concentrazioni plasmatiche sono aumentati di circa il 50% rispetto ai soggetti sani; il regime posologico deve perciò essere modificato in base alla funzionalità dell’organo (cfr. in seguito).
Il farmaco non subisce metabolismo epatico; nei bambini, il 60% di una dose viene escreto immodificato con le urine entro 12 ore; negli adulti l’87% viene escreto in forma immodificata in 24 ore. A seguito di somministrazioni ripetute, la frazione escreta aumenta fino al 97%.
L’emivita del loracarbef è di 1 ora circa, sia negli adulti che nei bambini.
Nei pazienti con insufficienza renale i picchi di concentrazioni plasmatiche sono aumentati di circa il 50% rispetto ai soggetti sani; il regime posologico deve perciò essere modificato in base alla funzionalità dell’organo (cfr. in seguito).
Indicazioni
Otite media acuta nel bambino
15 mg/kg 2 volte al giorno di loracarbef producono risultati terapeutici comparabili (guarigione o miglioramento) a 40 mg/kg/die frazionati in 3 dosi di amoxicillina o a 40 mg/kg/die frazionati in 3 dosi di amoxicillina-acido clavulanico.
Nonostante l’aumento della diffusione di ceppi di S. pneumoniae multiresistenti e di ceppi di H. influenzae e M. catarrhalis produttori di beta-lattamasi, l’American Academy of Pediatrics raccomanda l’amoxicillina come trattamento di prima scelta dell’otite media acuta non complicata, in ragione della sua elevata efficacia, buona tollerabilità, spettro ristretto e basso costo.
Sinusite
Nel trattamento della sinusite batterica acuta il loracarbef (400 mg x 2) si è dimostrato superiore (guarigione o miglioramento) alla doxiciclina (dose di attacco di 200 mg e dosi di mantenimento di 100 mg/die); comparabili sono invece risultate le percentuali di eradicazione batterica con i due antibiotici.
Bronchite acuta
200 mg 2 volte al giorno di loracarbef e 250 mg 3 volte al giorno di cefaclor producono risultati simili (guarigione o miglioramento).
Bronchite cronica riacutizzata
Negli adulti 400 mg 2 volte al giorno di loracarbef manifestano la stessa efficacia (guarigione o miglioramento) di 500 mg 3 volte al giorno di amoxicillina-acido clavulanico, in trattamenti della durata di 7 giorni.
Polmonite lobare e broncopolmonite
400 mg 2 volte al giorno producono percentuali di "risultati clinici positivi" (guarigione o miglioramento) confrontabili a 500 mg 3 volte al giorno di amoxicillna-acido clavulanico in trattamenti di 10-14 giorni delle broncopolmoniti e delle polmoniti lobari, spesso sostenute da più di un agente patogeno.
Faringite e tonsillite da Streptococco
200 mg 2 volte al giorno (compresse) o 7,5 mg/kg 2 volte al giorno (sospensione orale) di loracarbef sono comparabili, sia nell’adulto, che nel bambino, in termini di guarigione o di miglioramento dei sintomi, a 250 mg 4 volte al giorno di fenossimetilpenicillina (compresse). L’efficacia di loracarbef nella prevenzione della febbre reumatica non è stata stabilita.
L’American Academy of Pediatrics raccomanda la fenossimetilpenicillina e la penicillina benzatinica come trattamento di prima scelta della faringite e tonsillite streptococcica e cefalosporine orali e macrolidi come possibili alternative.
Infezioni della pelle ed annessi cutanei
Nel trattamento di infezioni nell’adulto, causate prevalentemente da S. aureus, 200 mg 2 volte al giorno di loracarbef si dimostrano comparabili (guarigione o miglioramento clinico) a 250 mg 3 volte al giorno di cefaclor; nella impetigine nel bambino, 7,5 mg/kg 2 volte al giorno sono sovrapponibili a 20 mg/kg/die in 3 dosi frazionate di cefaclor.
Infezioni delle vie urinarie (cistiti)
Il loracarbef (200 mg 1 volta al giorno) è efficace quanto il cefaclor (250 mg 3 volte al giorno) in trattamenti della durata di 7 giorni delle cistiti femminili. Rispetto ai fluorochinoloni, sono possibili percentuali di eradicazione più basse con loracarbef.
Pielonefriti
400 mg 2 volte al giorno di loracarbef producono risultati clinici comparabili a 500 mg di cefaclor 3 volte al giorno o a 400 mg di norfloxacina 2 volte al giorno
nel trattamento delle pielonefriti non complicate in pazienti adulti.
Effetti indesiderati
Gli effetti più fraquentemente riscontrati in seguito all’uso del loracarbef sono: diarrea (4%), mal di testa (3%), nausea (2%), rinite (1,6%), dolori addominali, vomito, rash (1,4%), sonnolenza e reazioni di ipersensibilità (< 1%).
L’incidenza di diarrea, vomito, rash e reazioni di ipersensibilità è risultata statisticamente inferiore a quella degli antibiotici di confronto, considerati nel loro complesso (amoxicillina, amoxicillina-acido clavulanico, cefaclor, fenossimetilpenicillina, doxicillina, norfloxacina), mentre il mal di testa sembra essere più frequente con il loracarbef. Mal di testa, diarrea e vomito sono dose-correlati.
Alcuni effetti indesiderati hanno un’incidenza più elevata (diarrea 5,8%, rinite 6,3%, rash 3% e vomito 3,3%) nei bambini rispetto agli adulti.
Il loracarbef sembra associato ad una bassa incidenza di alterazioni della microflora, sia orofaringea che intestinale.
Controindicazioni
Ipersensibilità accertata al loracarbef o alle cefalosporine.
Avvertenze
Il farmaco va assunto a stomaco vuoto, preferibilmente 1 ora prima o 2 ore dopo i pasti.
Nei pazienti con insufficienza renale è necessario un aggiustamento del dosaggio (cfr. in seguito).
Somministrazione e dosi usuali
Adulti: 200 mg 2 volte al giorno nelle faringiti/tonsilliti, infezioni non complicate della cute ed annessi, bronchiti acute; 400 mg 2 volte al giorno nelle broncopolmoniti, polmoniti, bronchiti croniche riacutizzate, sinusiti, pielonefriti non complicate; 200 mg 1 volta al giorno nella cistite femminile.
Bambini: 15 mg/kg 2 volte la giorno nell’otite media acuta; 7,5 mg/kg 2 volte al giorno nella faringite/tonsillite e nella impetigo.
Nell’insufficienza renale (Clcr=10-49 ml/min.) le dosi vanno dimezzate oppure va raddoppiato l’intervallo di somministrazione.
Ruolo in terapia
Il loracarbef presenta uno spettro antibatterico, un’efficacia clinica ed una tollerabilità paragonabili al cefaclor e all’amoxicillina-acido clavulanico, nei confronti dei quali non apporta nessun miglioramento terapeutico.
Lo schema posologico semplificato, che prevede due sole somministrazioni giornaliere, potrebbe essere causa di insuccessi terapeutici, data l’emivita molto breve del farmaco.
Bibliografia
- Loracarbef. Informazioni sui farmaci 1994; 18(3): 135-136.
- Brodgen R, McTavish D. Loracarbef: a review of its antimicrobial activity, pharmacokinetics properties and therapeutic efficacy. Drugs 1993; 45(5) 716-736.
- Loracarbef. Drug Information, American Hospital Formulary Service 2002: 267-270.
- Stachnik J. Loracarbef. Micromedex Drugdex System - Drug Evaluation 2003.
15 mg/kg 2 volte al giorno di loracarbef producono risultati terapeutici comparabili (guarigione o miglioramento) a 40 mg/kg/die frazionati in 3 dosi di amoxicillina o a 40 mg/kg/die frazionati in 3 dosi di amoxicillina-acido clavulanico.
Nonostante l’aumento della diffusione di ceppi di S. pneumoniae multiresistenti e di ceppi di H. influenzae e M. catarrhalis produttori di beta-lattamasi, l’American Academy of Pediatrics raccomanda l’amoxicillina come trattamento di prima scelta dell’otite media acuta non complicata, in ragione della sua elevata efficacia, buona tollerabilità, spettro ristretto e basso costo.
Sinusite
Nel trattamento della sinusite batterica acuta il loracarbef (400 mg x 2) si è dimostrato superiore (guarigione o miglioramento) alla doxiciclina (dose di attacco di 200 mg e dosi di mantenimento di 100 mg/die); comparabili sono invece risultate le percentuali di eradicazione batterica con i due antibiotici.
Bronchite acuta
200 mg 2 volte al giorno di loracarbef e 250 mg 3 volte al giorno di cefaclor producono risultati simili (guarigione o miglioramento).
Bronchite cronica riacutizzata
Negli adulti 400 mg 2 volte al giorno di loracarbef manifestano la stessa efficacia (guarigione o miglioramento) di 500 mg 3 volte al giorno di amoxicillina-acido clavulanico, in trattamenti della durata di 7 giorni.
Polmonite lobare e broncopolmonite
400 mg 2 volte al giorno producono percentuali di "risultati clinici positivi" (guarigione o miglioramento) confrontabili a 500 mg 3 volte al giorno di amoxicillna-acido clavulanico in trattamenti di 10-14 giorni delle broncopolmoniti e delle polmoniti lobari, spesso sostenute da più di un agente patogeno.
Faringite e tonsillite da Streptococco
200 mg 2 volte al giorno (compresse) o 7,5 mg/kg 2 volte al giorno (sospensione orale) di loracarbef sono comparabili, sia nell’adulto, che nel bambino, in termini di guarigione o di miglioramento dei sintomi, a 250 mg 4 volte al giorno di fenossimetilpenicillina (compresse). L’efficacia di loracarbef nella prevenzione della febbre reumatica non è stata stabilita.
L’American Academy of Pediatrics raccomanda la fenossimetilpenicillina e la penicillina benzatinica come trattamento di prima scelta della faringite e tonsillite streptococcica e cefalosporine orali e macrolidi come possibili alternative.
Infezioni della pelle ed annessi cutanei
Nel trattamento di infezioni nell’adulto, causate prevalentemente da S. aureus, 200 mg 2 volte al giorno di loracarbef si dimostrano comparabili (guarigione o miglioramento clinico) a 250 mg 3 volte al giorno di cefaclor; nella impetigine nel bambino, 7,5 mg/kg 2 volte al giorno sono sovrapponibili a 20 mg/kg/die in 3 dosi frazionate di cefaclor.
Infezioni delle vie urinarie (cistiti)
Il loracarbef (200 mg 1 volta al giorno) è efficace quanto il cefaclor (250 mg 3 volte al giorno) in trattamenti della durata di 7 giorni delle cistiti femminili. Rispetto ai fluorochinoloni, sono possibili percentuali di eradicazione più basse con loracarbef.
Pielonefriti
400 mg 2 volte al giorno di loracarbef producono risultati clinici comparabili a 500 mg di cefaclor 3 volte al giorno o a 400 mg di norfloxacina 2 volte al giorno
nel trattamento delle pielonefriti non complicate in pazienti adulti.
Effetti indesiderati
Gli effetti più fraquentemente riscontrati in seguito all’uso del loracarbef sono: diarrea (4%), mal di testa (3%), nausea (2%), rinite (1,6%), dolori addominali, vomito, rash (1,4%), sonnolenza e reazioni di ipersensibilità (< 1%).
L’incidenza di diarrea, vomito, rash e reazioni di ipersensibilità è risultata statisticamente inferiore a quella degli antibiotici di confronto, considerati nel loro complesso (amoxicillina, amoxicillina-acido clavulanico, cefaclor, fenossimetilpenicillina, doxicillina, norfloxacina), mentre il mal di testa sembra essere più frequente con il loracarbef. Mal di testa, diarrea e vomito sono dose-correlati.
Alcuni effetti indesiderati hanno un’incidenza più elevata (diarrea 5,8%, rinite 6,3%, rash 3% e vomito 3,3%) nei bambini rispetto agli adulti.
Il loracarbef sembra associato ad una bassa incidenza di alterazioni della microflora, sia orofaringea che intestinale.
Controindicazioni
Ipersensibilità accertata al loracarbef o alle cefalosporine.
Avvertenze
Il farmaco va assunto a stomaco vuoto, preferibilmente 1 ora prima o 2 ore dopo i pasti.
Nei pazienti con insufficienza renale è necessario un aggiustamento del dosaggio (cfr. in seguito).
Somministrazione e dosi usuali
Adulti: 200 mg 2 volte al giorno nelle faringiti/tonsilliti, infezioni non complicate della cute ed annessi, bronchiti acute; 400 mg 2 volte al giorno nelle broncopolmoniti, polmoniti, bronchiti croniche riacutizzate, sinusiti, pielonefriti non complicate; 200 mg 1 volta al giorno nella cistite femminile.
Bambini: 15 mg/kg 2 volte la giorno nell’otite media acuta; 7,5 mg/kg 2 volte al giorno nella faringite/tonsillite e nella impetigo.
Nell’insufficienza renale (Clcr=10-49 ml/min.) le dosi vanno dimezzate oppure va raddoppiato l’intervallo di somministrazione.
Ruolo in terapia
Il loracarbef presenta uno spettro antibatterico, un’efficacia clinica ed una tollerabilità paragonabili al cefaclor e all’amoxicillina-acido clavulanico, nei confronti dei quali non apporta nessun miglioramento terapeutico.
Lo schema posologico semplificato, che prevede due sole somministrazioni giornaliere, potrebbe essere causa di insuccessi terapeutici, data l’emivita molto breve del farmaco.
Bibliografia
- Loracarbef. Informazioni sui farmaci 1994; 18(3): 135-136.
- Brodgen R, McTavish D. Loracarbef: a review of its antimicrobial activity, pharmacokinetics properties and therapeutic efficacy. Drugs 1993; 45(5) 716-736.
- Loracarbef. Drug Information, American Hospital Formulary Service 2002: 267-270.
- Stachnik J. Loracarbef. Micromedex Drugdex System - Drug Evaluation 2003.
Data di redazione 12/1997