Xalatan Pharmacia & Upjohn
Indicazioni approvate: Riduzione della pressione endooculare elevata in pazienti con glaucoma ad angolo aperto e condizioni di ipertono, che non tollerano o non rispondono sufficientemente ad altri farmaci con attività ipotensiva.
Classe A del PTN. Nota 78 (limitatamente a pazienti che non rispondono ai beta-bloccanti o in cui i beta-bloccanti siano terapeuticamente insufficienti o controindicati).
coll. 2,5 ml 0,005% |
€ 22,81
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Indicazioni approvate: Riduzione della pressione endooculare elevata in pazienti con glaucoma ad angolo aperto e condizioni di ipertono, che non tollerano o non rispondono sufficientemente ad altri farmaci con attività ipotensiva.
Classe A del PTN. Nota 78 (limitatamente a pazienti che non rispondono ai beta-bloccanti o in cui i beta-bloccanti siano terapeuticamente insufficienti o controindicati).
Caratteristiche farmacologiche
Il latanoprost è un analogo della prostaglandina F2alfa , primo rappresentante di una nuova classe di farmaci antiglaucomatosi commercializzato in Italia. Il farmaco diminuisce la pressione endooculare principalmente favorendo l’eliminazione dell’umore acqueo per via uveosclerale.
Il latanoprost è un profarmaco inattivo che penetra rapidamente attraverso la cornea dove viene idrolizzato nella forma acida biologicamente attiva che diffonde all’interno dell’umore acqueo. La riduzione della pressione inizia dopo 3-4 ore dalla somministrazione e l’effetto massimo si raggiunge dopo 8-12 ore. L’assorbimento sistemico del farmaco avviene attraverso la congiuntiva o le membrane mucose; la quota assorbita viene idrolizzata nel sangue, metabolizzata nel fegato ed escreta soprattutto con le urine1,2.
Efficacia clinica
L’efficacia del latanoprost è stata confermata da numerosi studi clinici condotti verso placebo in pazienti con ipertensione oculare, trattati da 5 giorni a 12 settimane con colliri a diversa concentrazione (da 0,00125 a 0,006%) una o due volte al giorno. Il farmaco è risultato superiore al placebo solo a dosi uguali o superiori a 0,005%. A questo dosaggio, il latanoprost ha mantenuto la sua efficacia in 198 pazienti trattati per un anno. Negli studi di confronto, il latanoprost alla concentrazione dello 0,005% somministrato 1 volta al giorno è risultato efficace almeno quanto il timololo 0,5% impiegato 2 volte al giorno producendo una diminuzione della pressione di 6-8 mmHg in pazienti con una pressione di partenza di 23-25 mmHg3. Uno di questi studi, dopo i primi 6 mesi di confronto, è stato proseguito in aperto per altri 18 mesi, durante i quali tutti i pazienti sono stati trattati con latanoprost, indipendentemente dal trattamento iniziale ricevuto. L’efficacia del farmaco si è mantenuta per tutta la durata dello studio4. In uno studio randomizzato condotto su 224 pazienti, della durata di 3 mesi, il latanoprost allo 0,005% somministrato 1 volta al giorno si è dimostrato più efficace della dorzolamide al 2% somministrata 3 volte al giorno nel ridurre la pressione intraoculare (8,5 mmHg vs. 5,6 mmHg)6 . Mentre in uno studio randomizzato cross-over della durata di 6 settimane condotto su 33 pazienti il latanoprost allo 0,005% somministrato 1 volta al giorno è risultato più efficace della brimonidina allo 0,2% somministrata 2 volte al giorno nel ridurre la pressione endoculare (riduzione media di 17,6 mmHg vs. 15,4 mmHg), in uno studio randomizzato di confronto, condotto su 127 pazienti, i 2 farmaci si sono dimostrati equivalenti6.
Diversi studi hanno verificato l’effetto additivo del latanoprost in associazione con altri farmaci antiglaucoma in pazienti con l’ipertensione oculare non sufficientemente controllata. L’associazione con timololo, pilocarpina, dipivefrina e acetazolamide per via orale ha consentito una ulteriore riduzione della pressione oculare3.
Effetti indesiderati
Nel corso degli studi clinici il farmaco è risultato generalmente ben tollerato. Disturbi oculari (visione confusa, bruciore, pizzicore, sensazione di corpo estraneo, prurito, secchezza oculare, keratite punctata superficiale) si sono manifestati nel 5-15% dei pazienti. L’incidenza degli effetti indesiderati oculari risulta simile a quella nei pazienti trattati con timololo tranne che per l’iperemia congiuntivale e la pigmentazione dell’iride. Quest’ultimo effetto, peculiare del latanoprost, può non risultare evidente per parecchi mesi (è recente tuttavia una segnalazione di comparsa dell’effetto dopo sole 4 settimane di trattamento) e ha avuto un’incidenza variabile a seconda della popolazione arruolata (11% in uno studio scandinavo, 12% in uno studio americano, 23% in uno studio inglese). La modificazione del colore degli occhi sembra essere più frequente (fino al 50% dei pazienti) in caso di colorazione dell’iride verde-marrone, giallo-verde, blu/grigio-marrone, mentre gli occhi di colore omogeneo (blu, grigio, verde, marrone sono meno sensibili). Questa alterazione della pigmentazione, dovuta ad un aumento della sintesi di melanina da parte dei melanociti (e non ad un aumento dei melanociti), non regredisce alla sospensione del trattamento. Anche se sembra solo un problema cosmetico, soprattutto se viene trattato un occhio solo, è consigliabile sospendere il trattamento dal momento che gli effetti a lungo termine di questo aumento della pigmentazione non sono noti. A distanza di due anni dalla sospensione del trattamento, tuttavia, non sono stati osservati segni di dispersione del pigmento nella camera anteriore dell’occhio. Recenti segnalazioni riportano anche infoltimento e imbrunimento delle ciglia.
Tra gli effetti indesiderati sistemici vengono riportati i dolori muscolari e articolari e le reazioni allergiche; segnalata la comparsa di angina.
Dopo la commercializzazione del farmaco sono stati segnalati casi di ipertensione arteriosa insorti dopo 2-40 giorni dall’inizio della somministrazione di latanoprost. Anche se la relazione causale col farmaco non è ancora certa, si tratta di un problema che richiede attenzione5.
Interazioni
Da evitare la somministrazione contemporanea di colliri che contengano timerosal, per la formazione di un precipitato.
Dosaggio e modalità di somministrazione
Il dosaggio raccomandato è di una goccia nell’occhio colpito una volta al giorno, alla sera.
Costo
Una terapia di 28 giorni con latanoprost 0,005% costa 22,81 euro, circa 7 volte il costo di una terapia con timololo 0,5% (€ 3,10 circa).
Il latanoprost è la prima prostaglandina topica commercializzata nel nostro paese per il trattamento del glaucoma ad angolo aperto e dell’ipertensione oculare. Il farmaco (1 goccia 1 volta al giorno), somministrato in monoterapia, si è dimostrato efficace almeno quanto il timololo; l’efficacia viene mantenuta per almeno due anni. Quando associato ad altri farmaci antiglaucomatosi, il latanoprost ha consentito di ridurre ulteriormente la pressione oculare. Il farmaco è risultato complessivamente ben tollerato. L’aumento della pigmentazione dell’iride è un effetto indesiderato peculiare di cui non si conoscono al momento le conseguenze a lungo termine: la sua comparsa impone la sospensione del farmaco. Le segnalazioni di casi di ipertensione arteriosa richiedono attenzione. I beta-bloccanti rimangono il trattamento di prima scelta. Nei pazienti in cui la pressione oculare non è sufficientemente controllata con un solo farmaco, il latanoprost può essere impiegato in associazione, consentendo una ulteriore riduzione della pressione oculare. Il latanoprost consente di ampliare le possibilità di controllo del glaucoma ma, fino a quando non saranno disponibili ulteriori informazioni sulla pigmentazione dell’iride, deve essere ritenuto di seconda scelta e sconsigliato nei soggetti con iride di colore non omogeneo.
Bibliografia1. Latanoprost. Facts and Comparison, Agosto 1998 pag.428 f.
2. A topical prostaglandin for glaucoma. The Med Lett 1996; 38: 100.
3. Latanoprost. La Rev Prescr 1998; 18: 424.
4. Watson PG et al. Latanoprost. Two years’ experience of its use in the United Kingdom. Ophtalmology 1998; 105: 82.
5. Peak A. Systemic adverse effects associated with topically applied latanoprost. Ann Pharmacother 1998; 32:504.
6. Nuovi farmaci topici per il glaucoma ad angolo aperto. DTB (ed italiana) 2003; 12(2): 12-14.
Data di Redazione 07/2003