Esidrex Novartis Farma
Indicazioni approvate: edemi di origine cardiaca, renale o epatica; ipertensione: da sola o in associazione con altri antipertensivi (ad es. betabloccanti, vasodilatatori, calcio antagonisti, ACE inibitori).
Classe A del PTN.
Proprietà farmacologiche
20 compresse 25 mg |
€ 1,29
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Indicazioni approvate: edemi di origine cardiaca, renale o epatica; ipertensione: da sola o in associazione con altri antipertensivi (ad es. betabloccanti, vasodilatatori, calcio antagonisti, ACE inibitori).
Classe A del PTN.
L'idroclorotiazide inibisce il riassorbimento di sodio a livello del tubulo distale, causando un aumento nell’escrezione di sodio e acqua così come di potassio ed idrogenioni. L’effetto diuretico si instaura entro 1-2 ore dalla somministrazione e dura 6-12 ore. L’ assorbimento dopo somministrazione orale è pari al 50-80%. Si lega per il 68% alle proteine plasmatiche e ha un’emivita plasmatica di 5,6-14,8 ore. Non viene metabolizzata e viene escreta come tale nell’urina.
Effetti indesiderati
L’idroclorotiazide, come le altre tiazidi, può causare ipotensione posturale e modesti effetti gastrointestinali; ipokaliemia, ipomagnesiemia, iponatriemia, ipercalcemia, alcalosi ipocloremica, iperuricemia, gotta, iperglicemia; può provocare alterazioni nelle concentrazioni dei lipidi plasmatici. L'incidenza delle disfunzioni sessuali (ad es. difficoltà di erezione) è maggiore con le tiazidi rispetto ad altri agnti antipertensivi, ma, in genere, non richiede la sospensione del trattamento. Meno comunemente l'idroclorotiazide può indurre rash, fotosensibilità e disturbi ematologici. Sono state inoltre descritte pancreatite, colestasi intraepatica e reazioni di ipersensibilità (inclusi polmoniti, edema polmonare e reazioni cutanee gravi).
Effetti indesiderati
L’idroclorotiazide, come le altre tiazidi, può causare ipotensione posturale e modesti effetti gastrointestinali; ipokaliemia, ipomagnesiemia, iponatriemia, ipercalcemia, alcalosi ipocloremica, iperuricemia, gotta, iperglicemia; può provocare alterazioni nelle concentrazioni dei lipidi plasmatici. L'incidenza delle disfunzioni sessuali (ad es. difficoltà di erezione) è maggiore con le tiazidi rispetto ad altri agnti antipertensivi, ma, in genere, non richiede la sospensione del trattamento. Meno comunemente l'idroclorotiazide può indurre rash, fotosensibilità e disturbi ematologici. Sono state inoltre descritte pancreatite, colestasi intraepatica e reazioni di ipersensibilità (inclusi polmoniti, edema polmonare e reazioni cutanee gravi).
Controindicazioni
Ipokaliemia refrattaria, iponatriemia, ipercalcemia; insufficienza epatica e renale gravi; iperuricemia sintomatica, morbo di Addison; ipersensibilità al farmaco, alle tiazidi, ai derivati sulfonamidici.
Avvertenze
Come gli altri diuretici tiazidici, l’idroclorotiazide può ridurre la tolleranza al glucosio; nei pazienti con diabete mellito in trattamento col diuretico è consigliabile il controllo frequente della glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. La facile comparsa di ipopotassiemia richiede la somministrazione supplementare di potassio o I’associazione di diuretici risparmiatori di potassio a meno che non ci si trovi di fronte ad insufficienza renale; è stata riportata anche iponatriemia con conseguente riduzione del volume plasmatico, della portata cardiaca e della filtrazione glomerulare. L’iponatriemia può essere particolarmente pericolosa nella cirrosi e può provocare coma epatico. Occorre pertanto controllare il bilancio idro-elettrolitico del paziente. L'idroclorotiazide può causare un incremento transitorio dei livelli sierici di colesterolo totale, di colesterolo-LDL e di trigliceridi (nel corso di terapie a lungo termine, questi parametri tornano ai livelli pre-trattamento).
Gravidanza e allattamento: gravidanza ( passa la barriera ematoplacentare); allattamento ( passa nel latte materno).
Interazioni farmacologiche
Ipokaliemia refrattaria, iponatriemia, ipercalcemia; insufficienza epatica e renale gravi; iperuricemia sintomatica, morbo di Addison; ipersensibilità al farmaco, alle tiazidi, ai derivati sulfonamidici.
Avvertenze
Come gli altri diuretici tiazidici, l’idroclorotiazide può ridurre la tolleranza al glucosio; nei pazienti con diabete mellito in trattamento col diuretico è consigliabile il controllo frequente della glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. La facile comparsa di ipopotassiemia richiede la somministrazione supplementare di potassio o I’associazione di diuretici risparmiatori di potassio a meno che non ci si trovi di fronte ad insufficienza renale; è stata riportata anche iponatriemia con conseguente riduzione del volume plasmatico, della portata cardiaca e della filtrazione glomerulare. L’iponatriemia può essere particolarmente pericolosa nella cirrosi e può provocare coma epatico. Occorre pertanto controllare il bilancio idro-elettrolitico del paziente. L'idroclorotiazide può causare un incremento transitorio dei livelli sierici di colesterolo totale, di colesterolo-LDL e di trigliceridi (nel corso di terapie a lungo termine, questi parametri tornano ai livelli pre-trattamento).
Gravidanza e allattamento: gravidanza ( passa la barriera ematoplacentare); allattamento ( passa nel latte materno).
Interazioni farmacologiche
- Con i FANS: aumento del rischio di nefrotossicità da FANS; i FANS , in particolare indometacina e ketorolac antagonizzano l’effetto diuretico
- con gli ipoglicemizzanti: l’effetto ipoglicemizzante viene antagonizzato dai diuretici tiazidici
- con i glicosidi cardioattivi: la loro tossicità può essere aumentata se il diuretico induce ipokaliemia o ipomagnesemia
- con i sali di litio: le tiazidi riducono l’escrezione renale del litio, aumentando il rischio di comparsa di effetti tossici. L’uso concomitante deve perciò presupporre un monitoraggio costante dei livelli del litio.
- con le resine a scambio ionico: l’assorbimento del diuretico può essere ridotto ( le somministrazioni dei due farmaci vanno distanziate tra loro di almeno due ore
- farmaci ad azione depressiva sul SNC: l’ipotensione ortostatica indotta dal farmaco può essere accentuata da alcol, barbiturici e stupefacenti.
Somministrazione e dosi usuali
Adulti:
nel trattamento dell’edema: all’inizio 25-50 mg al giorno, con aumenti fino a 100 mg al giorno in 1-2 dosi; da ridurre, se possibile, nel mantenimento.
nel trattamento dell’ ipertensione: 25-50 mg al giorno
nell’anziano:
in alcuni pazienti può essere sufficiente una dose pari a 12,5-25 mg al giorno
Bibliografia
- Thiazides and related diuretics, Drug Facts and Comparisons,616-620.
- Hydrochlorothiazide, British National Formulary 43a edizione, marzo 2002, 65.
- British National Formulary 43a edizione, marzo 2002, Appendix I: Interactions.
Data di redazione 1/2003