Nureflex Boots - M.Viti
Indicazioni approvate: Trattamento della febbre e del dolore. Trattamento dei sintomi dell'artrite reumatoide giovanile.
Classe C del PTN
Proprietà farmacologiche
Sciroppo 20 mg/ml | € 6,50 |
Indicazioni approvate: Trattamento della febbre e del dolore. Trattamento dei sintomi dell'artrite reumatoide giovanile.
Classe C del PTN
Come tutti gli antinfiammatori non steroidei, l'ibuprofene possiede un'azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica dovuta all'inibizione della sintesi delle prostaglandine. Nei bambini, dopo somministrazione orale, il picco della concentrazione plasmatica dell'ibuprofene viene raggiunto dopo circa 2 ore (similmente a quanto accade negli adulti dopo l'assunzione delle compresse) e l'emivita media è di 0,9-2,3 ore (analoga a quella degli adulti, compresa fra 1,3-2,7 ore)1. Dopo metabolizzazione a livello epatico, i metaboliti inattivi vengono eliminati per via renale assieme alla piccola parte di ibuprofene immodificato. Nei bambini più piccoli la maggiore rapidità d'azione e l'effetto massimo più spiccato possono essere dovuti alla maggiore superficie corporea che consente una più efficace dispersione del calore in risposta all'effetto antipiretico. Sotto i 2,5 anni anche la clearance del farmaco è più rapida. L'azione più prolungata dell'ibuprofene (6-8 ore contro le 4-6 ore del paracetamolo) consente 3 somministrazioni al giorno.
Efficacia clinica
Febbre
Numerosi studi hanno dimostrato l'efficacia del farmaco nel ridurre la febbre nel bambino. Complessivamente, dagli studi di confronto, ibuprofene e paracetamolo, quando utilizzati allo stesso dosaggio di 10 mg/kg, risultano molto simili in termini di rapidità di comparsa d'azione, entità e durata dell'effetto antipiretico2,3. Da uno studio di confronto (paracetamolo 10 mg/kg x 4/die vs. ibuprofene 7,5 mg/kg x 4/die) l'ibuprofene sembra produrre una maggiore riduzione della febbre dopo la prima assunzione4.
Uno studio recente, che dimostra la maggiore efficacia della nimesulide rispetto a paracetamolo e ibuprofene, è stato criticato per i numerosi difetti metodologici che ne inficiano le conclusioni5.
Dolore
In età pediatrica i FANS vengono impiegati soprattutto nel controllo del dolore derivante da leggeri traumi muscolo-scheletrici, da infiammazione dei tessuti molli e delle articolazioni, ma possono essere utili anche nel dolore postoperatorio e nell'emicrania.
Gli studi che hanno confrontato l'ibuprofene con il paracetamolo sono pochi6; in uno di questi l'ibuprofene è risultato superiore al paracetamolo o all'associazione paracetamolo + codeina nel dolore da estrazione dentale7. Nell'emicrania, l'ibuprofene (10 mg/kg) è stato confrontato col paracetamolo (15 mg/kg) in uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, su 28 bambini (età 4-15,8 anni), nel trattamento di tre attacchi emicranici per ogni bambino. Entrambi i farmaci sono risultati più efficaci del placebo e sostanzialmente sovrapponibili nel miglioramento osservato dopo 2 ore; una singola dose di ibuprofene ha alleviato il dolore emicranico in oltre la metà dei bambini e quasi altrettanti sono migliorati con il paracetamolo; quest'ultimo è risultato leggermente più efficace dell'ibuprofene dopo 1 ora8.
Non risultano disponibili studi di confronto con altri antinfiammatori autorizzati in Italia in età pediatrica (solo oltre i 6 anni, es. ketoprofene, nimesulide).
Artrite reumatoide
Nell'artrite reumatoide giovanile sono comuni la rigidità mattutina, il dolore in seguito ad attività fisica, e il dolore notturno. Il trattamento mira a controllare sia il dolore che l'infiammazione mantenendo così la funzionalità e limitando la comparsa a lungo termine della disabiltà, riducendo nel contempo l'impatto psicologico della malattia. Il paracetamolo allevia il dolore da lieve a moderato ma non riduce l'infiammazione per cui nella maggior parte dei bambini occorre utilizzare anche un FANS. Oltre ad alleviare il dolore i FANS si dimostrano utili nel ridurre il gonfiore e la rigidità delle articolazioni, facilitando così la fisioterapia. Negli studi condotti, l'ibuprofene si è dimostrato efficace al dosaggio di 4-10 mg/kg ogni 6-8 ore sulle manifestazioni articolari della malattia9.
In uno studio multicentrico in doppio cieco della durata di 12 settimane realizzato su 92 bambini con artrite reumatoide giovanile, il farmaco, al dosaggio di 30-40 mg/kg/die, si è dimostrato altrettanto efficace ma meglio tollerato rispetto a 60-80 mg/kg/die di aspirina10. Il dosaggio deve essere aumentato gradualmente nell'arco di 4 settimane fino a raggiungere il dosaggio efficace. L'effetto antinfiammatorio può non risultare evidente per settimane e il farmaco deve essere somministrato almeno per 2-3 mesi perché si abbia una risposta clinica (sempre che non si manifestino effetti indesiderati)11.
Effetti indesiderati
L'ibuprofene è gravato dagli stessi effetti indesiderati di tutti gli altri FANS (tossicità gastrointestinale, renale ecc.) anche se, nell'impiego cronico, va considerato, assieme al diclofenac, uno dei composti meno gastrolesivi. Nell'uso occasionale gli studi indicano una tollerabilità analoga a quella del paracetamolo. La ridotta incidenza degli eventi avversi e la breve durata degli studi, d'altronde, non consentono di rilevare differenze significative fra i due farmaci. Gli effetti indesiderati riportati negli studi sono di lieve entità e includono soprattutto dolore addominale, diarrea, vomito, rash, agitazione, nervosismo. Due studi12,13 hanno verificato il rischio di ospedalizzazione per gravi effetti indesiderati in bambini che avevano assunto ibuprofene o paracetamolo per un episodio febbrile: il primo è stato condotto su 84.000 bambini dai 6 mesi ai 12 anni ed il secondo su 27.000 bambini di età inferiore ai due anni. In entrambi gli studi, il rischio di ospedalizzazione per sanguinamento gastrointestinale, insufficienza renale o anafilassi è risultato basso e indipendente dal tipo di farmaco utilizzato. I bambini con meno di 5 anni sembrano i più suscettibili a sviluppare apnea, coma e convulsioni per ingestione di dosi tossiche1.
Controindicazioni e precauzioni
I FANS devono essere evitati nei bambini con una storia di sanguinamento gastrointestinale. Il broncospasmo rappresenta un rischio nei bambini con storia di asma. Come tutti i FANS, l'ibuprofene può interferire con la funzione piastrinica e non va somministrato in bambini con trombocitopenia e in quelli a rischio emorragico per altre cause.
Interazioni
L'ibuprofene interferisce con molti farmaci; è improbabile tuttavia che l'uso occasionale del farmaco renda queste interazioni clinicamente significative. Va evitata comunque l'assunzione con altri analgesici-antipiretici per aumento del rischio di effetti indesiderati. In caso di trattamento protratto, e se il paziente ha patologie concomitanti che richiedano l'uso di altri farmaci, la possibilità di interazioni va tenuta presente (es. metotrexato, ciclosporina, litio, anticoagulanti).
Dosaggio
Per il trattamento del dolore e della febbre la posologia giornaliera è di 20-30 mg/kg; per il trattamento sintomatico dell'artrite reumatoide giovanile è di 30-40 mg/kg die.
Costo
Prendendo come riferimento un bambino di 12 kg, 360 mg/die di ibuprofene sciroppo hanno un costo di € 0,78, mentre 360 mg di paracetamolo in sciroppo costano € 0,52.
Efficacia clinica
Febbre
Numerosi studi hanno dimostrato l'efficacia del farmaco nel ridurre la febbre nel bambino. Complessivamente, dagli studi di confronto, ibuprofene e paracetamolo, quando utilizzati allo stesso dosaggio di 10 mg/kg, risultano molto simili in termini di rapidità di comparsa d'azione, entità e durata dell'effetto antipiretico2,3. Da uno studio di confronto (paracetamolo 10 mg/kg x 4/die vs. ibuprofene 7,5 mg/kg x 4/die) l'ibuprofene sembra produrre una maggiore riduzione della febbre dopo la prima assunzione4.
Uno studio recente, che dimostra la maggiore efficacia della nimesulide rispetto a paracetamolo e ibuprofene, è stato criticato per i numerosi difetti metodologici che ne inficiano le conclusioni5.
Dolore
In età pediatrica i FANS vengono impiegati soprattutto nel controllo del dolore derivante da leggeri traumi muscolo-scheletrici, da infiammazione dei tessuti molli e delle articolazioni, ma possono essere utili anche nel dolore postoperatorio e nell'emicrania.
Gli studi che hanno confrontato l'ibuprofene con il paracetamolo sono pochi6; in uno di questi l'ibuprofene è risultato superiore al paracetamolo o all'associazione paracetamolo + codeina nel dolore da estrazione dentale7. Nell'emicrania, l'ibuprofene (10 mg/kg) è stato confrontato col paracetamolo (15 mg/kg) in uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, su 28 bambini (età 4-15,8 anni), nel trattamento di tre attacchi emicranici per ogni bambino. Entrambi i farmaci sono risultati più efficaci del placebo e sostanzialmente sovrapponibili nel miglioramento osservato dopo 2 ore; una singola dose di ibuprofene ha alleviato il dolore emicranico in oltre la metà dei bambini e quasi altrettanti sono migliorati con il paracetamolo; quest'ultimo è risultato leggermente più efficace dell'ibuprofene dopo 1 ora8.
Non risultano disponibili studi di confronto con altri antinfiammatori autorizzati in Italia in età pediatrica (solo oltre i 6 anni, es. ketoprofene, nimesulide).
Artrite reumatoide
Nell'artrite reumatoide giovanile sono comuni la rigidità mattutina, il dolore in seguito ad attività fisica, e il dolore notturno. Il trattamento mira a controllare sia il dolore che l'infiammazione mantenendo così la funzionalità e limitando la comparsa a lungo termine della disabiltà, riducendo nel contempo l'impatto psicologico della malattia. Il paracetamolo allevia il dolore da lieve a moderato ma non riduce l'infiammazione per cui nella maggior parte dei bambini occorre utilizzare anche un FANS. Oltre ad alleviare il dolore i FANS si dimostrano utili nel ridurre il gonfiore e la rigidità delle articolazioni, facilitando così la fisioterapia. Negli studi condotti, l'ibuprofene si è dimostrato efficace al dosaggio di 4-10 mg/kg ogni 6-8 ore sulle manifestazioni articolari della malattia9.
In uno studio multicentrico in doppio cieco della durata di 12 settimane realizzato su 92 bambini con artrite reumatoide giovanile, il farmaco, al dosaggio di 30-40 mg/kg/die, si è dimostrato altrettanto efficace ma meglio tollerato rispetto a 60-80 mg/kg/die di aspirina10. Il dosaggio deve essere aumentato gradualmente nell'arco di 4 settimane fino a raggiungere il dosaggio efficace. L'effetto antinfiammatorio può non risultare evidente per settimane e il farmaco deve essere somministrato almeno per 2-3 mesi perché si abbia una risposta clinica (sempre che non si manifestino effetti indesiderati)11.
Effetti indesiderati
L'ibuprofene è gravato dagli stessi effetti indesiderati di tutti gli altri FANS (tossicità gastrointestinale, renale ecc.) anche se, nell'impiego cronico, va considerato, assieme al diclofenac, uno dei composti meno gastrolesivi. Nell'uso occasionale gli studi indicano una tollerabilità analoga a quella del paracetamolo. La ridotta incidenza degli eventi avversi e la breve durata degli studi, d'altronde, non consentono di rilevare differenze significative fra i due farmaci. Gli effetti indesiderati riportati negli studi sono di lieve entità e includono soprattutto dolore addominale, diarrea, vomito, rash, agitazione, nervosismo. Due studi12,13 hanno verificato il rischio di ospedalizzazione per gravi effetti indesiderati in bambini che avevano assunto ibuprofene o paracetamolo per un episodio febbrile: il primo è stato condotto su 84.000 bambini dai 6 mesi ai 12 anni ed il secondo su 27.000 bambini di età inferiore ai due anni. In entrambi gli studi, il rischio di ospedalizzazione per sanguinamento gastrointestinale, insufficienza renale o anafilassi è risultato basso e indipendente dal tipo di farmaco utilizzato. I bambini con meno di 5 anni sembrano i più suscettibili a sviluppare apnea, coma e convulsioni per ingestione di dosi tossiche1.
Controindicazioni e precauzioni
I FANS devono essere evitati nei bambini con una storia di sanguinamento gastrointestinale. Il broncospasmo rappresenta un rischio nei bambini con storia di asma. Come tutti i FANS, l'ibuprofene può interferire con la funzione piastrinica e non va somministrato in bambini con trombocitopenia e in quelli a rischio emorragico per altre cause.
Interazioni
L'ibuprofene interferisce con molti farmaci; è improbabile tuttavia che l'uso occasionale del farmaco renda queste interazioni clinicamente significative. Va evitata comunque l'assunzione con altri analgesici-antipiretici per aumento del rischio di effetti indesiderati. In caso di trattamento protratto, e se il paziente ha patologie concomitanti che richiedano l'uso di altri farmaci, la possibilità di interazioni va tenuta presente (es. metotrexato, ciclosporina, litio, anticoagulanti).
Dosaggio
Per il trattamento del dolore e della febbre la posologia giornaliera è di 20-30 mg/kg; per il trattamento sintomatico dell'artrite reumatoide giovanile è di 30-40 mg/kg die.
Costo
Prendendo come riferimento un bambino di 12 kg, 360 mg/die di ibuprofene sciroppo hanno un costo di € 0,78, mentre 360 mg di paracetamolo in sciroppo costano € 0,52.
Nella febbre e nel dolore del bambino, il paracetamolo orale costituisce un trattamento sintomatico efficace: può essere impiegato con sicurezza dall'età di due mesi e rimane a tutt'oggi il farmaco di scelta. Il rischio di tossicità epatica è molto basso e può venire ulteriormente ridotto istruendo adeguatamente i genitori a non superare il dosaggio massimo raccomandato (15 mg/kg per 5 volte/die). L'ibuprofene pediatrico ha una efficacia sovrapponibile a quella del paracetamolo e, nell'uso a breve termine, risulta altrettanto ben tollerato. La più lunga durata d'azione (8 ore dell'ibuprofene vs. 6 ore del paracetamolo) e la maggiore riduzione della febbre dopo la prima somministrazione non si traducono in un vantaggio clinicamente rilevante. L'ibuprofene può rappresentare una alternativa al paracetamolo, anche se, di fatto, quasi mai necessaria. L'ibuprofene rimane tuttavia il FANS meglio documentato in età pediatrica: laddove il medico ne ravveda la necessità, dovrebbe essere preferito ad altri antinfiammatori analgesici antipiretici meno studiati nel bambino (es. morniflumato, guacetisal, nimesulide) o gravati da importanti, anche se rari, effetti indesiderati (es. metamizolo). Nell'artrite reumatoide giovanile il farmaco si è dimostrato efficace sulle manifestazioni articolari della malattia e meglio tollerato dell'aspirina.
Bibliografia1. Drwall LA et al. Antipyretic therapy. Clin Pharm 1992; 11: 1005.
2. Vauzelle-Kervoedan F et al. Equivalent antipyretic activity of ibuprofen and paracetamol in febrile children. J Pediatrics 1997; 131: 683.
3. McIntyre J et al. Comparing efficacy and tolerability of ibuprofen and paracetamol. Arch Dis Child 1996; 74: 164-167.
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5. Herxheimer A. How did such a bad report get published in EJCP? Trial of paracetamol, ibuprofen and nimesulide in children with upper respiratory infections. Eur J Clin Pharmacol 2000; 55: 881.
6. Il trattamento del dolore acuto nel bambino. DTB 1995, vol.4, pag. 41.
7. Moore PA et al. Post extraction pain relief in children: a clinical trial of liquid analgesics. Int J Clin Pharmacol Ther Toxicol 1985; 23 : 573.
8. Hämäläinen M et al. Ibuprofen or acetaminophen for the acute treatment of migraine in children: a double-blind, randomised, placebo-controlled, crossover study. Neurology 1997; 48:103.
9. Il trattamento del dolore cronico nei bambini. DTB 1995, vol.4, pag. 52.
10. Giannini EH et al. Ibuprofen suspension in the treatment of juvenile rheumatoid arthritis. J Pediatr 1990; 117: 645.
11. Southwood TR. Arthritis in children. BMJ 1995; 310: 730.
12. Lesko SM et al. An assessment of the safety of pediatric ibuprofen : a practitioner-based randomised clinical trial. JAMA 1995; 273: 929.
13. Lesko SM et al. The safety of acetaminophen and ibuprofen among children younger than two years old. Pediatrics 1999; 104: 39.
Data di redazione 07/2003