Cefodox Scharper
Orelox Hoechst Marion R.
Otreon Sankyo Pharma
Indicazioni approvate: trattamento delle infezioni delle basse e alte vie respiratorie causate da batteri sensibili alla cefpodoxima, in particolare nelle forme di riacutizzazione di infezioni croniche o in soggetti defedati.
per la sospensione ad uso pediatrico: trattamento delle infezioni causate da germi sensibili alla cefpodoxima, in particolare: otiti medie acute, tonsilliti, faringiti; particolarmente nelle tonsilliti recidivanti e/o nelle faringiti croniche, sinusiti, infezioni delle basse vie respiratorie.
Classe A del PTN.
Proprietà farmacologiche
Orelox Hoechst Marion R.
Otreon Sankyo Pharma
6 compresse 200 mg 12 compresse 100 mg sospensione uso pediatrico 100 ml 40mg/5ml |
€ 16,47
€ 16,43 € 15,66 |
Indicazioni approvate: trattamento delle infezioni delle basse e alte vie respiratorie causate da batteri sensibili alla cefpodoxima, in particolare nelle forme di riacutizzazione di infezioni croniche o in soggetti defedati.
per la sospensione ad uso pediatrico: trattamento delle infezioni causate da germi sensibili alla cefpodoxima, in particolare: otiti medie acute, tonsilliti, faringiti; particolarmente nelle tonsilliti recidivanti e/o nelle faringiti croniche, sinusiti, infezioni delle basse vie respiratorie.
Classe A del PTN.
La cefpodoxima proxetil è un profarmaco della cefpodoxima, realizzato allo scopo di rendere possibile l’assorbimento intestinale di quest’ultima, scarsamente lipofila.
Il suo meccanismo d’azione, comune a tutti i beta-lattamici, consiste nell’inibizione delle proteine enzimatiche responsabili della sintesi della parete batterica.
Il suo spettro di attività in vitro comprende sia microrganismi Gram-positivi che Gram-negativi: è attiva contro la maggior parte dei patogeni respiratori (S. pneumoniae, K. pneumoniae, M. catarrhalis, H. influenzae, compresi i ceppi prooduttori di beta-lattamasi) e contro N. gonorrhoeae (compresi i ceppi penicillino-resistenti) ed E. coli. È moderatamente attiva verso i ceppi meticillino-sensibili di S. aureusmentre è inattiva contro i ceppi meticillino-resistenti; manifesta un’attività limitata verso P. aeruginosa ed Acinobacter spp..
Dopo somministrazione orale, la cefpodoxima proxetil viene rapidamente idrolizzata dalle esterasi intestinali non specifiche ed assorbita; la biodisponibilità è circa del 50% e aumenta se l’assunzione avviene dopo i pasti.
I livelli di picco plasmatico sono raggiunti in 2-3 ore e il legame alle proteine plasmatiche è del 25% circa. L’emivita, di 2-3 ore in condizioni normali, è prolungata in pazienti con insufficienza renale.
La cefpodoxima raggiunge, nei tessuti interessati, concentrazioni eccedenti la MIC90 dei principali patogeni e le mantiene per tempi sufficientemente prolungati da permettere la somministrazione ogni 12 ore. L’80% del farmaco è escreto immodificato con le urine.
La cefpodoxima passa nel latte materno.
Il suo meccanismo d’azione, comune a tutti i beta-lattamici, consiste nell’inibizione delle proteine enzimatiche responsabili della sintesi della parete batterica.
Il suo spettro di attività in vitro comprende sia microrganismi Gram-positivi che Gram-negativi: è attiva contro la maggior parte dei patogeni respiratori (S. pneumoniae, K. pneumoniae, M. catarrhalis, H. influenzae, compresi i ceppi prooduttori di beta-lattamasi) e contro N. gonorrhoeae (compresi i ceppi penicillino-resistenti) ed E. coli. È moderatamente attiva verso i ceppi meticillino-sensibili di S. aureusmentre è inattiva contro i ceppi meticillino-resistenti; manifesta un’attività limitata verso P. aeruginosa ed Acinobacter spp..
Dopo somministrazione orale, la cefpodoxima proxetil viene rapidamente idrolizzata dalle esterasi intestinali non specifiche ed assorbita; la biodisponibilità è circa del 50% e aumenta se l’assunzione avviene dopo i pasti.
I livelli di picco plasmatico sono raggiunti in 2-3 ore e il legame alle proteine plasmatiche è del 25% circa. L’emivita, di 2-3 ore in condizioni normali, è prolungata in pazienti con insufficienza renale.
La cefpodoxima raggiunge, nei tessuti interessati, concentrazioni eccedenti la MIC90 dei principali patogeni e le mantiene per tempi sufficientemente prolungati da permettere la somministrazione ogni 12 ore. L’80% del farmaco è escreto immodificato con le urine.
La cefpodoxima passa nel latte materno.
Efficacia clinica
Bronchite cronica riacutizzata: 200 mg di cefpodoxima 2 volte al giorno si sono dimostrati equiparabili ad amoxicillina-acido clavulanico (500 mg di amoxicillina 3 volte al giorno) ed a cefaclor (250 mg 3 volte al giorno) nel trattamento, della durata di 10 giorni, delle esacerbazoni acute della broncopneumopatia cronica ostruttiv.
Polmonite: 200 mg 2 volte al giorno per 10 giorni hanno dimostrato la stessa efficacia, in termini di guarigione clinica ed eradicazione batterica, di 1 g/die di ceftriaxone i.m., in pazienti ospedalizzati con polmoniti contratte in comunità.
Otite media: 10 mg/kg/die di cefpodoxima proxetil, per un periodo di 10 giorni, sono stati confrontati, nell’otite media del bambino, con:
amoxicillina-acido clavulanico (40 mg/kg/die di amoxicillina, suddivisi in 3 dosi ogni 8 ore);
cefaclor (40 mg/kg/die, suddivisi in 3 dosi);
cefixime (8 mg/kg/die in un’unica somministrazione).
I risultati ottenuti in termini di eradicazione microbiologica e guarigione clinica sono stati comparabili.
Sinusite: nel trattamento delle sinusiti dell’adulto, 200 mg di cefpodoxima proxetil 2 volte al giorno per 10 giorni hanno prodotto risultati clinici paragonabili a quelli ottenibili con cefaclor (500 mg 3 volte al giorno per 10 giorni). Il quadro di eradicazione batterica (H. influenzae) è stato tuttavia migliore con la cefpodoxima.
Faringo-tonsillite: nei bambini, un ciclo della durata di 10 giorni con cefpodoxima (5 mg/kg 2 volte al giorno) è risultato comparabile ad un trattamento della stessa durata, con fenossimetilpenicillina (13,4 mg/kg 3 volte al giorno). Il tasso di eradicazione dello S. pyogenes è risultato più elevato nel gruppo trattato con cefpodoxima.
Uno studio su pazienti adulti ha confrontato un ciclo di terapia di 5 giorni con cefpodoxima (100 mg 2 volte al giorno) con un ciclo di 10 giorni con fenossimetilpenicillina (penicillina V, 600 mg 3 volte al giorno), che costituisce attualmente il trattamento di prima scelta per la prevenzione della febbre reumatica nei soggetti con faringite ricorrente. Nonostante gli autori concludano che i due regimi terapeutici presentano un’ efficacia analoga, la mancanza di cecità non permette di trarre conclusioni attendibili dai risultati dello studio.
Controindicazioni
Ipersensibilità accertata alle cefalosporine. Precedenti reazioni anafilattiche od altre reazioni gravi alle penicilline.
Interazioni
L’assorbimento dell’antibiotico è diminuito dai farmaci che elevano il pH gastrico; è necessario perciò assumere cefpodoxima proxetil almeno 2-3 ore prima degli antiacidi e degli anti-H2.
Effetti indesiderati
I più frequenti sono rappresentati dai disturbi gastrointestinali (diarrea, nausea, vomito), con un’incidenza del 4-22%.
Avvertenze
Ridurre il dosaggio in caso di insufficienza renale. Assumere il farmaco in concomitanza dei pasti.
In pazienti con pregresse reazioni allergiche alle penicilline l’utilizzo di una cefalosporina non elimina completamente il rischio di allergie.
Gravidanza e allattamento: gli studi condotti nell’animale e l’esperienza clinica riguardanti l’uso della cefpodoxima proxetil in gravidanza non hanno evidenziato alcun effetti tossico o teratogeno. La cefpodoxima passa nel latte materno.
Somministrazione e dosi usuali
Polmonite: 200 mg 2 volte al giorno per 10 giorni hanno dimostrato la stessa efficacia, in termini di guarigione clinica ed eradicazione batterica, di 1 g/die di ceftriaxone i.m., in pazienti ospedalizzati con polmoniti contratte in comunità.
Otite media: 10 mg/kg/die di cefpodoxima proxetil, per un periodo di 10 giorni, sono stati confrontati, nell’otite media del bambino, con:
amoxicillina-acido clavulanico (40 mg/kg/die di amoxicillina, suddivisi in 3 dosi ogni 8 ore);
cefaclor (40 mg/kg/die, suddivisi in 3 dosi);
cefixime (8 mg/kg/die in un’unica somministrazione).
I risultati ottenuti in termini di eradicazione microbiologica e guarigione clinica sono stati comparabili.
Sinusite: nel trattamento delle sinusiti dell’adulto, 200 mg di cefpodoxima proxetil 2 volte al giorno per 10 giorni hanno prodotto risultati clinici paragonabili a quelli ottenibili con cefaclor (500 mg 3 volte al giorno per 10 giorni). Il quadro di eradicazione batterica (H. influenzae) è stato tuttavia migliore con la cefpodoxima.
Faringo-tonsillite: nei bambini, un ciclo della durata di 10 giorni con cefpodoxima (5 mg/kg 2 volte al giorno) è risultato comparabile ad un trattamento della stessa durata, con fenossimetilpenicillina (13,4 mg/kg 3 volte al giorno). Il tasso di eradicazione dello S. pyogenes è risultato più elevato nel gruppo trattato con cefpodoxima.
Uno studio su pazienti adulti ha confrontato un ciclo di terapia di 5 giorni con cefpodoxima (100 mg 2 volte al giorno) con un ciclo di 10 giorni con fenossimetilpenicillina (penicillina V, 600 mg 3 volte al giorno), che costituisce attualmente il trattamento di prima scelta per la prevenzione della febbre reumatica nei soggetti con faringite ricorrente. Nonostante gli autori concludano che i due regimi terapeutici presentano un’ efficacia analoga, la mancanza di cecità non permette di trarre conclusioni attendibili dai risultati dello studio.
Controindicazioni
Ipersensibilità accertata alle cefalosporine. Precedenti reazioni anafilattiche od altre reazioni gravi alle penicilline.
Interazioni
L’assorbimento dell’antibiotico è diminuito dai farmaci che elevano il pH gastrico; è necessario perciò assumere cefpodoxima proxetil almeno 2-3 ore prima degli antiacidi e degli anti-H2.
Effetti indesiderati
I più frequenti sono rappresentati dai disturbi gastrointestinali (diarrea, nausea, vomito), con un’incidenza del 4-22%.
Avvertenze
Ridurre il dosaggio in caso di insufficienza renale. Assumere il farmaco in concomitanza dei pasti.
In pazienti con pregresse reazioni allergiche alle penicilline l’utilizzo di una cefalosporina non elimina completamente il rischio di allergie.
Gravidanza e allattamento: gli studi condotti nell’animale e l’esperienza clinica riguardanti l’uso della cefpodoxima proxetil in gravidanza non hanno evidenziato alcun effetti tossico o teratogeno. La cefpodoxima passa nel latte materno.
Somministrazione e dosi usuali
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Nelle infezioni otorinolaringoiatriche e broncopolmonari la cefpodoxima proxetil non dimostra un’efficacia ed una tollerabilità superiori a quelle degli altri antibiotici di prima scelta (amoxicillina-acido clavulanico e cefaclor). Non ci sono quindi ragioni per preferirla a trattamenti più documentati e dai costi più contenuti. Non ci sono dati sufficienti per stabilire l’efficacia di un ciclo di trattamento breve ( 5 giorni anziché 10) nel trattamento di soggetti adulti con faringite ricorrente.
Bibliografia
- Cefpodoxima proxetil. Informazioni sui farmaci 1996; 20(6): 139-140.- Liu Y-C, Huang W-K, Cheng D-L. Antibacterial activity of cefpodoxime in vitro. Chemother 1997; 43: 21-26.
- Suresh A, Reisman R E. Risk of administering cephalosporins antibiotics to patients with histories of penicillin allergies. Ann Allergy Asthma Immunol 1995; 74: 167-170.
- Colaluca M. Cefpodoxime. Micromedex Drugdex System - Drug Evaluation 2003.
- Cefpodoxime. A new, unproven, dose regimen. Prescrire Int 1998; 7(36): 101-102.
Data di redazione 07/2003