Cefadroxil Agips
Ceoxil Magis
Cephos Ct
Foxil Ibirn
Oradroxil Lampugnani
8 capsule 500 mg
8 compresse 1 g
sospensione orale 100 ml 5%
Indicazioni approvate: trattamento delle infezioni da germi sensibili Gram-positivi e Gram-negativi; infezioni delle vie respiratorie: laringotracheiti, tracheobronchiti, bronchiti acute e croniche, broncopolmoniti; complicanze infettive degli stati influenzali (tonsilliti, faringiti, sinusiti, otiti, mastoiditi); infezioni epato-digestive (coleciste, anogiocolite, gastroenterite); infezioni delle vie urinarie (uretriti, cistiti, pieliti, pielonefriti, etc.); infezioni ginecologiche (annessiti, metriti, parametriti, etc.); malattie infettive del bambino; infezioni della pelle e dei tessuti molli.
Classe A del PTN (tranne il CEOXIL capsule 500 mg e sospensione orale 100 ml al 5%).
Ceoxil Magis
Cephos Ct
Foxil Ibirn
Oradroxil Lampugnani
8 capsule 500 mg
8 compresse 1 g
sospensione orale 100 ml 5%
Indicazioni approvate: trattamento delle infezioni da germi sensibili Gram-positivi e Gram-negativi; infezioni delle vie respiratorie: laringotracheiti, tracheobronchiti, bronchiti acute e croniche, broncopolmoniti; complicanze infettive degli stati influenzali (tonsilliti, faringiti, sinusiti, otiti, mastoiditi); infezioni epato-digestive (coleciste, anogiocolite, gastroenterite); infezioni delle vie urinarie (uretriti, cistiti, pieliti, pielonefriti, etc.); infezioni ginecologiche (annessiti, metriti, parametriti, etc.); malattie infettive del bambino; infezioni della pelle e dei tessuti molli.
Classe A del PTN (tranne il CEOXIL capsule 500 mg e sospensione orale 100 ml al 5%).
Proprietà farmacologiche
Il cefadroxil è una cefalosporina semisintetica, somministrabile per via orale, strettamente correlata alla cefalexina della quale è il para-idrossi derivato caratterizzato da un’emivita più lunga che permette 2 sole somministrazioni al giorno.
Come tutte le cefalosporine esplica la sua azione antibatterica con un meccanismo simile a quello delle penicilline, interferendo con la tappa finale della sintesi della parete batterica.
Lo spettro d’azione è sovrapponibile a quello di tutte le cefalosporine comunemente classificate di prima generazione: è attivo nei confronti di numerosi germi Gram-positivi, quali la maggior parte degli stafilococchi (esclusi quelli meticillino-resistenti), degli streptococchi (eccetto gli enterococchi), alcuni streptococchi anaerobi, certi clostridi (Clostridium perfringens), il Corynebacterium diphtheriae nonché nei confronti di alcuni germi Gram-negativi, essenzialmente Escherichia coli, Proteus mirabilis e alcuni ceppi di Klebsiella. La resistenza batterica a questi composti, analogamente a quanto accade per molte altre cefalosporine, è dovuta ad una ridotta permeabilità del germe all’antibiotico e soprattutto all’inattivazione del farmaco da parte delle beta-lattamasi. Lo spettro più contenuto nei confronti dei germi Gram-negativi, caratteristico delle cefalosporine di prima generazione, è dovuto principalmente a quest’ultimo meccanismo di inattivazione enzimatica. Dopo somministrazione orale, il cefadroxil viene ben assorbito, indipendentemente dalla presenza di cibo. Alla dose di 1 g il cefadroxil dà un picco di 30 mcg/ml a distanza di 1,5-2 ore dalla somministrazione.
L’emivita è pari a 1,5 ore circa ed è più prolungata in caso di insufficienza renale. Concentrazioni plasmatiche terapeuticamente efficaci si protraggono alle dosi usuali per 8-12 ore. Circa il 20% della quota di farmaco presente in circolo è legata alle proteine plasmatiche. Il cefadroxil si distribuisce bene nei tessuti corporei ma non entra nel liquor. Passa la barriera placentare e compare in tracce nel latte materno. Viene scarsamente metabolizzato e più del 90% di una dose viene escreta come tale nelle urine entro 24 ore dalla somministrazione.
Il farmaco è dializzabile.
Come tutte le cefalosporine esplica la sua azione antibatterica con un meccanismo simile a quello delle penicilline, interferendo con la tappa finale della sintesi della parete batterica.
Lo spettro d’azione è sovrapponibile a quello di tutte le cefalosporine comunemente classificate di prima generazione: è attivo nei confronti di numerosi germi Gram-positivi, quali la maggior parte degli stafilococchi (esclusi quelli meticillino-resistenti), degli streptococchi (eccetto gli enterococchi), alcuni streptococchi anaerobi, certi clostridi (Clostridium perfringens), il Corynebacterium diphtheriae nonché nei confronti di alcuni germi Gram-negativi, essenzialmente Escherichia coli, Proteus mirabilis e alcuni ceppi di Klebsiella. La resistenza batterica a questi composti, analogamente a quanto accade per molte altre cefalosporine, è dovuta ad una ridotta permeabilità del germe all’antibiotico e soprattutto all’inattivazione del farmaco da parte delle beta-lattamasi. Lo spettro più contenuto nei confronti dei germi Gram-negativi, caratteristico delle cefalosporine di prima generazione, è dovuto principalmente a quest’ultimo meccanismo di inattivazione enzimatica. Dopo somministrazione orale, il cefadroxil viene ben assorbito, indipendentemente dalla presenza di cibo. Alla dose di 1 g il cefadroxil dà un picco di 30 mcg/ml a distanza di 1,5-2 ore dalla somministrazione.
L’emivita è pari a 1,5 ore circa ed è più prolungata in caso di insufficienza renale. Concentrazioni plasmatiche terapeuticamente efficaci si protraggono alle dosi usuali per 8-12 ore. Circa il 20% della quota di farmaco presente in circolo è legata alle proteine plasmatiche. Il cefadroxil si distribuisce bene nei tessuti corporei ma non entra nel liquor. Passa la barriera placentare e compare in tracce nel latte materno. Viene scarsamente metabolizzato e più del 90% di una dose viene escreta come tale nelle urine entro 24 ore dalla somministrazione.
Il farmaco è dializzabile.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati più frequenti sono rappresentati da disturbi gastrointestinali (dolore epigastrico, nausea, vomito, diarrea e dolori addominali) e da reazioni allergiche (rash, febbre, angioedema, ed eccezionalmente shock anafilattico).
Raramente sono stati segnalati: discrasie ematiche, innalzamento degli enzimi epatici, epatiti transitorie e ittero colestatico, disturbi a carico del sistema nervoso centrale (nervosismo, disturbi del sonno, confusione, sensazione di stordimento), nefrite interstiziale.
Controindicazioni
Allergia alle cefalosporine; gravi reazioni d’ipersensibilità alle penicilline (per la possibilità di reazioni di ipersensibilità crociate); porfiria.
Avvertenze
La somministrazione di cefadroxil a pazienti allergici alle penicilline potrebbe comportare la comparsa di reazioni di ipersensibilità (esistono evidenze di reazioni di ipersensibilità crociata tra le penicilline e gli altri antibiotici beta-lattamici).
Il farmaco non dovrebbe essere somministrato nei pazienti affetti da porfiria, in quanto l’uso di cefalosporine in tali pazienti può indurre un attacco acuto.
Gravidanza e allattamento
Gli studi condotti nell’animale e l’esperienza clinica riguardanti l’uso del cefadroxil in gravidanza non hanno evidenziato effetti tossici o teratogeni. Il farmaco compare in tracce nel latte materno.
Interazioni
Non sono note interazioni di rilevanza nella comune pratica clinica.
Somministrazione e dosi usuali
Adulti : 1 g ogni 12-24 ore;
Bambini : 15 mg/kg ogni 12 ore.
Nell’insufficienza renale di grado lieve o moderato (clearance della creatinina compresa tra 50 e 10 ml/min.): 500 mg ogni 12-24 ore; nell’insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min.): 500 mg ogni 36 ore.
Raramente sono stati segnalati: discrasie ematiche, innalzamento degli enzimi epatici, epatiti transitorie e ittero colestatico, disturbi a carico del sistema nervoso centrale (nervosismo, disturbi del sonno, confusione, sensazione di stordimento), nefrite interstiziale.
Controindicazioni
Allergia alle cefalosporine; gravi reazioni d’ipersensibilità alle penicilline (per la possibilità di reazioni di ipersensibilità crociate); porfiria.
Avvertenze
La somministrazione di cefadroxil a pazienti allergici alle penicilline potrebbe comportare la comparsa di reazioni di ipersensibilità (esistono evidenze di reazioni di ipersensibilità crociata tra le penicilline e gli altri antibiotici beta-lattamici).
Il farmaco non dovrebbe essere somministrato nei pazienti affetti da porfiria, in quanto l’uso di cefalosporine in tali pazienti può indurre un attacco acuto.
Gravidanza e allattamento
Gli studi condotti nell’animale e l’esperienza clinica riguardanti l’uso del cefadroxil in gravidanza non hanno evidenziato effetti tossici o teratogeni. Il farmaco compare in tracce nel latte materno.
Interazioni
Non sono note interazioni di rilevanza nella comune pratica clinica.
Somministrazione e dosi usuali
Adulti : 1 g ogni 12-24 ore;
Bambini : 15 mg/kg ogni 12 ore.
Nell’insufficienza renale di grado lieve o moderato (clearance della creatinina compresa tra 50 e 10 ml/min.): 500 mg ogni 12-24 ore; nell’insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min.): 500 mg ogni 36 ore.
Il cefadroxil può essere utilizzato nel trattamento di infezioni non gravi, causate da germi sensibili, soprattutto a carico dell’apparato respiratorio (faringiti e tonsilliti causate da S. pyogenes). Va tenuto presente però che raramente questa cefalosporina è da preferire alle penicilline, che hanno il vantaggio di uno spettro perlomeno analogo ed un costo generalmente inferiore. Possibili eccezioni sono rappresentate dalle infezioni sostenute da germi sensibili in pazienti allergici alle penicilline (tenendo presente tuttavia la possibile allergia crociata e la disponibilità di numerose alternative terapeutiche), o causate da germi che si dimostrano resistenti ai farmaci che usualmente sono considerati di prima scelta (ad es. amoxicillina e cotrimossazolo).
Bibliografia
-Duricef, Physicians’ desk reference 53a edizione, 1999, 828-830.
-Cefadroxil, British National Formulary 33a edizione, marzo 2002, 266.
-British National Formulary 33a edizione, marzo 2002, Appendix I: Interactions - Appendix 3: Renal impairment - Appendix 4: Pregnancy - Appendix 5: Breast-feeding.
-Dosaggio dei farmaci antimicrobici (cefadroxil), Guida alla terapia antimicrobica, The Medical Letter, edizione 2002, 178-179.
Data di redazione 2/2003