Bacticef Aesculapius-Bs
Cefaclor Doc Doc Generici
Cefaclor EG EG
Cefaclor Ratiopharm Ratiopharm
Cefaclor K24 K24 Pharmac.
Cefaclor MGI Merk Generics
Cefaclor Pliva Pliva
Clorad Pulitzer
Cefulton Fulton
Citiclor Ct
Dorf Ibirn
Eurocefix Farma Uno
Fuclode Bioprogress
Kliacef So.Se. Pharm
Lafaclor Lavare
Necloral New Research
Oralcef Geymonat
Panacef Lilly
Takecef Sofar
Tibifor Lisapharma
8 capsule 500 mg
sospensione 250 mg/5 ml
gocce 20 ml al 5%
6 compresse a rilascio modificato 750 mg
12 buste 375 mg
Indicazioni approvate: trattamento delle seguenti infezioni sostenute da germi sensibili: infezioni dell’apparato respiratorio (incluse polmoniti, bronchiti, riacutizzazioni delle bronchiti croniche, faringiti e tonsilliti), otite media, infezioni della cute e dei tessuti molli, infezioni dell’apparato urinario (incluse pielonefriti e cistiti), sinusiti ed uretrite gonococcica.
Classe A del PTN
Proprietà farmacologiche
Cefaclor Doc Doc Generici
Cefaclor EG EG
Cefaclor Ratiopharm Ratiopharm
Cefaclor K24 K24 Pharmac.
Cefaclor MGI Merk Generics
Cefaclor Pliva Pliva
Clorad Pulitzer
Cefulton Fulton
Citiclor Ct
Dorf Ibirn
Eurocefix Farma Uno
Fuclode Bioprogress
Kliacef So.Se. Pharm
Lafaclor Lavare
Necloral New Research
Oralcef Geymonat
Panacef Lilly
Takecef Sofar
Tibifor Lisapharma
8 capsule 500 mg
sospensione 250 mg/5 ml
gocce 20 ml al 5%
6 compresse a rilascio modificato 750 mg
12 buste 375 mg
Indicazioni approvate: trattamento delle seguenti infezioni sostenute da germi sensibili: infezioni dell’apparato respiratorio (incluse polmoniti, bronchiti, riacutizzazioni delle bronchiti croniche, faringiti e tonsilliti), otite media, infezioni della cute e dei tessuti molli, infezioni dell’apparato urinario (incluse pielonefriti e cistiti), sinusiti ed uretrite gonococcica.
Classe A del PTN
Cefalosporina di seconda generazione, il cefaclor esplica la sua azione antibatterica con un meccanismo simile a quello delle penicilline, interferendo con la tappa finale della sintesi della parete batterica e provocando, di conseguenza la lisi osmotica dei germi sensibili. E’ attivo nei confronti di numerosi germi Gram-positivi, quali la maggior parte degli stafilococchi (esclusi quelli meticillino-resistenti), degli streptococchi (eccetto gli enterococchi), alcuni streptococchi anaerobi, certi clostridi (Clostridium perfringens), il Corynebacterium diphtheriae nonché nei confronti di alcuni germi gram-negativi, essenzialmente Escherichia coli, Proteus mirabilis e alcuni ceppi di Klebsiella; risulta attivo anche nei confronti dell’Haemophilus influenzae ampicillino-resistente. La resistenza batterica, analogamente a quanto accade per molte altre cefalosporine, è dovuta ad una ridotta permeabilità del germe all’antibiotico e, soprattutto, all’inattivazione del farmaco da parte delle beta-lattamasi.
Il cefaclor è ben assorbito quando somministrato per via orale. La presenza di cibo nello stomaco non riduce la quantità totale di farmaco assorbita. Alla dose di 1 g il cefaclor dà un picco plasmatico, dopo 30 minuti-1 ora, di circa 23 mcg/ml. L’emivita del cefaclor è di circa 1 ora e concentrazioni plasmatiche terapeuticamente efficaci si protraggono alle dosi usuali per 4-8 ore. Circa il 25% di farmaco presente in circolo è legata alle proteine plasmatiche. Si distribuisce ampiamente nei diversi organi e tessuti, ma non passa la barriera ematoliquorale. Attraversa la barriera placentare ed è presente in basse concentrazioni nel latte materno. Circa l’85% di una dose viene escreto in forma attiva nell’urina, dove si raggiungono concentrazioni terapeuticamente efficaci, entro 8 ore dalla somministrazione, la maggior parte entro le prime 2 ore. La clearance del farmaco può essere notevolmente ridotta in caso di insufficienza renale.
Il farmaco è solo parzialmente dializzabile.
Il cefaclor è ben assorbito quando somministrato per via orale. La presenza di cibo nello stomaco non riduce la quantità totale di farmaco assorbita. Alla dose di 1 g il cefaclor dà un picco plasmatico, dopo 30 minuti-1 ora, di circa 23 mcg/ml. L’emivita del cefaclor è di circa 1 ora e concentrazioni plasmatiche terapeuticamente efficaci si protraggono alle dosi usuali per 4-8 ore. Circa il 25% di farmaco presente in circolo è legata alle proteine plasmatiche. Si distribuisce ampiamente nei diversi organi e tessuti, ma non passa la barriera ematoliquorale. Attraversa la barriera placentare ed è presente in basse concentrazioni nel latte materno. Circa l’85% di una dose viene escreto in forma attiva nell’urina, dove si raggiungono concentrazioni terapeuticamente efficaci, entro 8 ore dalla somministrazione, la maggior parte entro le prime 2 ore. La clearance del farmaco può essere notevolmente ridotta in caso di insufficienza renale.
Il farmaco è solo parzialmente dializzabile.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati più frequenti sono rappresentati da disturbi gastrointestinali (dolore epigastrico, nausea, vomito, diarrea e dolori addominali) e da reazioni allergiche (rash cutaneo, febbre, angioedema, ed eccezionalmente shock anafilattico).
Raramente sono stati segnalati: discrasie ematiche, innalzamento delle transaminasi sieriche, dell’azotemia e della creatinina sierica; raramente nervosismo, insonnia, confusione, iperattività, vertigini, sonnolenza, prolungamento del PT.
Raramente sono stati segnalati: discrasie ematiche, innalzamento delle transaminasi sieriche, dell’azotemia e della creatinina sierica; raramente nervosismo, insonnia, confusione, iperattività, vertigini, sonnolenza, prolungamento del PT.
Controindicazioni
Ipersensibilità alle cefalosporine. Porfiria.
Avvertenze
La somministrazione di cefaclor a pazienti allergici alle penicilline potrebbe comportare la comparsa di reazioni di ipersensibilità (esistono evidenze di reazioni di ipersensibilità crociata tra le penicilline e gli altri antibiotici beta-lattamici).
Il farmaco non dovrebbe essere somministrato nei pazienti affetti da porfiria, in quanto l’uso di cefalosporine in tali pazienti può indurre un attacco acuto.
Sono stati segnalati casi di prolungamento del PT in corso di terapia con cefaclor.
Il farmaco non dovrebbe essere somministrato nei pazienti affetti da porfiria, in quanto l’uso di cefalosporine in tali pazienti può indurre un attacco acuto.
Sono stati segnalati casi di prolungamento del PT in corso di terapia con cefaclor.
Gravidanza e allattamento
Gli studi condotti nell’animale e l’esperienza clinica riguardanti l’uso del cefaclor in gravidanza non hanno evidenziato effetti tossici o teratogeni. Il farmaco compare in tracce nel latte materno.
Interazioni
- con gli antiacidi: gli antiacidi e le sostanze ad azione adsorbente possono ridurre l’assorbimento del cefaclor.
- con gli anticoagulanti orali: l’effetto degli anticoagulanti orali (acenocumarolo e warfarin) può risultare aumentato in corso di terapia con cefaclor (aumento del PT).
Adulti: 500 mg ogni 8 ore o 375-750 mg ogni 12 ore;
Bambini : 12,5 mg/kg ogni 8 ore.
Le indicazioni d’impiego del cefaclor sono le infezioni non gravi, causate da germi sensibili, specie a carico delle vie urinarie, dell’apparato respiratorio, dei tessuti molli e dell’orecchio medio. Va tenuto però presente che raramente questa cefalosporina è da preferire alle penicilline, che hanno il vantaggio di uno spettro perlomeno analogo ed un costo generalmente inferiore.
Possibili eccezioni sono rappresentate dalle infezioni sostenute da germi sensibili in pazienti allergici alle penicilline (tenendo presente però la possibile allergia crociata e la disponibilità di alternative terapeutiche), o causate da germi che si dimostrano resistenti ai farmaci che usualmente sono considerati di prima scelta (ad es. amoxicillina e cotrimossazolo).
Possibili eccezioni sono rappresentate dalle infezioni sostenute da germi sensibili in pazienti allergici alle penicilline (tenendo presente però la possibile allergia crociata e la disponibilità di alternative terapeutiche), o causate da germi che si dimostrano resistenti ai farmaci che usualmente sono considerati di prima scelta (ad es. amoxicillina e cotrimossazolo).
Bibliografia
-Dosaggio dei farmaci antimicrobici (cefaclor), Guida alla terapia antimicrobica, The Medical Letter, edizione 2002, 178-179
- Cefaclor, Martindale 33a edizione, 161
-Cefaclor, British National Formulary 43a edizione, marzo 2002, 266
-British National Formulary 43a edizione, marzo 2002, Appendix I: Interactions - Appendix 3: Renal impairment - Appendix 4: Pregnancy - Appendix 6: Breast-feeding
Data di redazione 2/2003