Ampibac (Ct)
Bacacil (Rottapharm)
Bacagen 1200 (Boniscontro E G.)
Bacampicillina Kbr (Kbr)
Bacampicillina Mgi (Merck Generics Italia)
Bacasint (Piam)
Bacattiv (Farma Uno)
Bacillin (Lafare)
Bakam (De Salute)
Campixen (Istituto Biochimico Italiano)
Penglobe (Simesa)
Polibiotic (Ecobi)
Rebacil (Lisapharma)
12 compresse 1200 mg
Classe A del PTN
12 compresse 800 mg (Penglobe)
Classe C del PTN
Indicazioni approvate: infezioni del basso apparato respiratorio: bronchite e polmonite da ceppi sensibili di pneumococco, streptococco, stafilococco non penicillinasi produttore ed H. influenzae. Altre infezioni dell’apparato respiratorio: faringite, tonsillite, otite media, sinusite, laringite ed epiglottide da ceppi sensibili di Streptococco beta-emolitico, Stafilococco non penicillinasi produttore, Proteus mirabilis e Neisseria gonorrhoeae. Infezioni della pelle e dei tessuti molli: impetigine, erisipela, piodermite, cellulite, ascessi e ferite traumatiche e post-operatorie, da ceppi sensibili di Stafilococco non penicillinasi produttore, Streptococco ed Enterococco. Infezioni intestinali, da ceppi sensibili di Shigella e Salmonella (inclusa la S. typhosa). Infezioni odontostomatologiche acute e croniche sostenute da germi sensibili.
Bacacil (Rottapharm)
Bacagen 1200 (Boniscontro E G.)
Bacampicillina Kbr (Kbr)
Bacampicillina Mgi (Merck Generics Italia)
Bacasint (Piam)
Bacattiv (Farma Uno)
Bacillin (Lafare)
Bakam (De Salute)
Campixen (Istituto Biochimico Italiano)
Penglobe (Simesa)
Polibiotic (Ecobi)
Rebacil (Lisapharma)
12 compresse 1200 mg
Classe A del PTN
12 compresse 800 mg (Penglobe)
Classe C del PTN
Indicazioni approvate: infezioni del basso apparato respiratorio: bronchite e polmonite da ceppi sensibili di pneumococco, streptococco, stafilococco non penicillinasi produttore ed H. influenzae. Altre infezioni dell’apparato respiratorio: faringite, tonsillite, otite media, sinusite, laringite ed epiglottide da ceppi sensibili di Streptococco beta-emolitico, Stafilococco non penicillinasi produttore, Proteus mirabilis e Neisseria gonorrhoeae. Infezioni della pelle e dei tessuti molli: impetigine, erisipela, piodermite, cellulite, ascessi e ferite traumatiche e post-operatorie, da ceppi sensibili di Stafilococco non penicillinasi produttore, Streptococco ed Enterococco. Infezioni intestinali, da ceppi sensibili di Shigella e Salmonella (inclusa la S. typhosa). Infezioni odontostomatologiche acute e croniche sostenute da germi sensibili.
Proprietà farmacologiche
La bacampicillina è un profarmaco che, una volta assorbito, viene completamente idrolizzato ad ampicillina; condivide perciò con quest’ultima meccanismo e spettro d’azione. La bacampicillina, al pari delle altre penicilline, esercita la sua attività battericida inibendo alcune funzioni metaboliche essenziali per la sintesi della parete cellulare batterica. Presenta uno spettro d’azione identico a quello dell’ampicillina risultando attiva contro numerosi germi Gram-positivi e Gram-negativi quali: streptococchi, enterococchi, E. coli, Haemophilus influenzae, Proteus mirabilis, Neisseria gonorrhoeae, Shigella e Salmonella. È inattivata dalle beta-lattamasi.
Dopo somministrazione orale, viene completamente e rapidamente idrolizzata ad ampicillina dalle esterasi aspecifiche presenti a livello della parete intestinale e nel plasma. L’assorbimento non dipende dalla presenza di cibo. Il picco (riferito all’ampicillina) viene raggiunto entro 90 minuti dalla somministrazione ed è più elevato rispetto a quello raggiunto somministrando una dose orale equivalente di ampicillina. I livelli plasmatici di ampicillina ottenibili con la bacampicillina sono simili a quelli raggiunti con una dose equivalente di ampicillina per via i.m. o con l’amoxicillina orale.
L’emivita dell’ampicillina è breve (1,5 ore) ma, alle dosi usuali,concentrazioni plasmatiche terapeuticamente efficaci si protraggono per 4-6 ore. Della quota presente in circolo, circa il 20-25% è legato alle proteine plasmatiche; si distribuisce ampiamente nei diversi organi e tessuti. Penetra con difficoltà la barriera ematoliquorale salvo che a meningi infiammate. L’ampicillina è metabolizzata in minima parte a metaboliti inattivi ad opera degli enzimi epatici; è escreta per via renale e per via biliare (subendo un ricircolo enteroepatico) raggiungendo così elevate concentrazioni sia nella bile che nelle urine. Quantità apprezzabili del farmaco sono escrete con le feci.
Nel paziente con insufficienza renale le concentrazioni sieriche risultano più elevate e l’emivita prolungata. Il farmaco è dializzabile.
Dopo somministrazione orale, viene completamente e rapidamente idrolizzata ad ampicillina dalle esterasi aspecifiche presenti a livello della parete intestinale e nel plasma. L’assorbimento non dipende dalla presenza di cibo. Il picco (riferito all’ampicillina) viene raggiunto entro 90 minuti dalla somministrazione ed è più elevato rispetto a quello raggiunto somministrando una dose orale equivalente di ampicillina. I livelli plasmatici di ampicillina ottenibili con la bacampicillina sono simili a quelli raggiunti con una dose equivalente di ampicillina per via i.m. o con l’amoxicillina orale.
L’emivita dell’ampicillina è breve (1,5 ore) ma, alle dosi usuali,concentrazioni plasmatiche terapeuticamente efficaci si protraggono per 4-6 ore. Della quota presente in circolo, circa il 20-25% è legato alle proteine plasmatiche; si distribuisce ampiamente nei diversi organi e tessuti. Penetra con difficoltà la barriera ematoliquorale salvo che a meningi infiammate. L’ampicillina è metabolizzata in minima parte a metaboliti inattivi ad opera degli enzimi epatici; è escreta per via renale e per via biliare (subendo un ricircolo enteroepatico) raggiungendo così elevate concentrazioni sia nella bile che nelle urine. Quantità apprezzabili del farmaco sono escrete con le feci.
Nel paziente con insufficienza renale le concentrazioni sieriche risultano più elevate e l’emivita prolungata. Il farmaco è dializzabile.
Efficacia clinica
La bacampicillina non presenta vantaggi rispetto all’amoxicillina che rappresenta il farmaco di scelta. Le due sole somministrazioni giornaliere proposte non possono essere considerate una caratteristica esclusiva né un vantaggio, data l’equivalenza in termini di emivita plasmatica con altri composti. La bisomministrazione quotidiana può essere fonte di insuccessi terapeutici e non va utilizzata in caso di infezioni gravi.
Effetti indesiderati
Sono identici a quelli dell’ampicillina: accanto a reazioni allergiche di vario tipo, sono possibili: disturbi gastrointestinali (glossite, stomatite, nausea, vomito e diarrea) e rash cutaneo maculo-papulare (particolarmente frequente nei pazienti con mononucleosi o con altre malattie del sistema linfatico). Assai raramente si possono avere: discrasie ematiche (leucopenia, trombocitopenia, anemia emolitica), nefrite interstiziale, encefalite e colite pseudomembranosa.
Controindicazioni
Ipersensibilità alle penicilline e agli altri antibiotici beta-lattamici.
Non esistono dati relativi all’impiego nei bambini di peso inferiore ai 25 kg.
Avvertenze
L’uso del farmaco è controindicato nei pazienti allergici alle penicilline in genere.
La bacampicillina non dovrebbe essere usata nei pazienti affetti da mononucleosi infettiva per la maggiore propensione a manifestare rash cutaneo durante la terapia con aminopenicilline.
Nei pazienti affetti da insufficienza epatica o renale, occorre monitorare periodicamente la funzionalità di fegato e rene durante trattamenti prolungati. In caso di insufficienza renale può essere necessario un aggiustamento del dosaggio.
Gravidanza e allattamento: gli studi condotti nell’animale e l’esperienza clinica riguardanti l’uso della bacampicillina in gravidanza non hanno evidenziato effetti tossici o teratogeni. Il farmaco compare in tracce nel latte materno.
Interazioni
Controindicazioni
Ipersensibilità alle penicilline e agli altri antibiotici beta-lattamici.
Non esistono dati relativi all’impiego nei bambini di peso inferiore ai 25 kg.
Avvertenze
L’uso del farmaco è controindicato nei pazienti allergici alle penicilline in genere.
La bacampicillina non dovrebbe essere usata nei pazienti affetti da mononucleosi infettiva per la maggiore propensione a manifestare rash cutaneo durante la terapia con aminopenicilline.
Nei pazienti affetti da insufficienza epatica o renale, occorre monitorare periodicamente la funzionalità di fegato e rene durante trattamenti prolungati. In caso di insufficienza renale può essere necessario un aggiustamento del dosaggio.
Gravidanza e allattamento: gli studi condotti nell’animale e l’esperienza clinica riguardanti l’uso della bacampicillina in gravidanza non hanno evidenziato effetti tossici o teratogeni. Il farmaco compare in tracce nel latte materno.
Interazioni
- Con il warfarin: nei pazienti in trattamento con warfarin, il valore di INR può variare in corso di terapia con penicilline ad ampio spettro.
- Con i contraccettivi orali: la possibilità che le penicilline ad ampio spettro, quali amoxicillina e ampicillina, riducano l’efficacia dei contraccettivi orali, rimane tuttora un problema controverso. L’ipotesi che sta alla base di tale interazione è che le penicilline, interferendo con la crescita della normale flora batterica intestinale, interferiscano sia con l’assorbimento del contraccettivo orale che col ricircolo enteroepatico dell’estrogeno. Tuttavia i dati disponibili non supportano tale ipotesi (in diversi studi, la somministrazione del farmaco non ha influenzato significativamente i livelli plasmatici di etinilestradiolo, levonorgestrel, noretiestrone, FSH, LH) e, complessivamente , il rischio di gravidanze indesiderate dovute a possibile fallimento del contraccettivo in caso di impiego concomitante di antibiotici è ricompreso nel "range" del rischio generale di fallimento di questo metodo di contraccezione. In alcune donne la concentrazione plasmatica di estradiolo effettivamente diminuisce e le donne sembrano ovulare; anche se questo evento non necessariamente si traduce in una gravidanza, indica che una percentuale di donne vulnerabili esiste. Tuttavia, non esistono fattori predittivi che consentano di stabilire quali donne siano più a rischio.
Somministrazione e dosi usuali
Le singole dosi e la durata del trattamento variano in rapporto all’infezione da trattare. 800 mg e 1200 mg di bacampicillina corrispondono rispettivamente a 560 mg e 840 mg di ampicillina.
Adulti e bambini di età superiore a 7 anni : 800-1200 mg per via orale, a seconda della gravità dell’infezione, 2 volte al dì.
Bibliografia
-Bacampicillin hydrochloride, AHFS Drug Information 95, 309-310
-British National Formulary 43a edizione, Appendix I: Interactions
-British National Formulary 43a edizione, Appendix 4: Pregnancy
-Penicilline ad ampio spettro, Antibiotici sistemici, Prontuario dei costi delle terapie farmacologiche, 1993, 30
-Zanfi D., I contraccettivi orali, Interazioni clinicamente significative, Informazione sui Farmaci, anno XXVI, 5, 2002, 130-133
Data di pubblicazione 2/2003